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Calamari ripieni di Gamberi

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Ingredienti

Regolare le porzioni
1kg Calamari
200gr Gamberi
5 fette Pancarrè
1 Cipolle rosse
5 Scalogno
1 ciuffetto Prezzemolo
2 rametti Timo
1/2 bicchiere Vino bianco secco
3 cucchiai Olio Evo
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

18g
Proteine
175k
Calorie
7,5g
Grassi
8g
Carboidrati
1gf
Zuccheri

Calamari ripieni di Gamberi

Calamari ripieni di Gamberi

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Calamari ripieni di Gamberi:
In una padella antiaderente mettere a scaldare 1 cucchiaio di olio evo.
Aggiungere la cipolla tritata e far rosolare mescolando.
Unire i gamberi tritati, i ciuffetti ed il trito di tentacoli dei calamari e far cuocere per 2 minuti mescolando.
Aggiungere il pancarrè a dadini, il prezzemolo tritato, pepe, sale, cuocere per 2 minuti mescolando.
Togliere da fuoco far raffreddare.
Mettere il composto appena preparato nelle sacche dei calamari e chiuderle con uno stuzzicadenti.
Distribuire ordinatamente i calamari ripieni in una teglia da forno unta di olio evo, sistemare anche gli spicchi di scalogno, pepare, salare ed irrorare il tutto con il restante olio evo.
Infornare a forno caldo a 220°C per 10 minuti.
Irrorare la preparazione con il vino bianco secco, rinfornare e portare a cottura per altri 25 minuti.
Sfornare, sistemare ordinatamente i calamari con il loro sugo in un piatto di portata e spolverizzare con il timo tritato.

  • 60
  • Serves 6
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Calamari ripieni di Gamberi

I Calamari ripieni di Gamberi sono un secondo piatto gustoso, semplice e saporito ideale per un pranzo od una cena, a base di pesce, in famiglia o con amici.

Per i Calamari ripieni di Gamberi disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

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Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di timo, tritarle e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.

Pulire, lavare, tagliare a spicchi gli scalogni e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, togliere la crosta al pancarrè, tagliarli a dadini e tenere da parte.

Sciacquare i calamari sotto acqua corrente.

Prendere i calamari per la testa con una mano e con l’altra i tentacoli, tirare fino a dividerlo in due parti.

Buttare le interiora che si trovano una parte attaccata ai tentacoli e l’altra all’interno della testa.

Infilare un dito nella testa del calamaro e togliere tutti i residui di interiora. Togliere l’osso del calamaro (gladio o penna) situato all’interno della testa.

Sciacquare sotto acqua corrente.

Togliere la pelle del calamaro partendo dalla base della testa verso la parte appuntita.

Fare una piccola incisione alla base, e da lì partire per toglierla.

Sciacquare sotto acqua corrente.

Dai tentacoli, eliminare il becco.

Togliere gli occhi del calamaro con le forbici.

Togliere la pelle dai tentacoli fin dove è possibile.

Se il calamaro è grosso togliere anche le ventose.

Sciacquare sotto acqua corrente.

Tritare i tentacoli dei calamari, tenere interi i ciuffetti, le sacche e tenere da parte.

Sciacquare bene i gamberi ed asciugarli con carta assorbente da cucina.

I crostacei devono essere sciacquati a lungo con acqua fredda, affinché vengano eliminate le possibili sostanze che vengono utilizzate per la conservazione.

Lavare i crostacei con acqua e aceto e lasciarli a bagno per qualche minuto. Questa procedura si può utilizzare sia per i crostacei surgelati sia per quelli freschi in quanto toglie i residui di ammoniaca che viene usata per il mantenimento del crostaceo.
Queste accortezze sono sufficienti come misure igieniche.

Incidere la corazza dei crostacei con un coltello ben affilato.

Togliere la corazza ed il filino nero sul dorso.

Risciacquare ancora sotto acqua corrente trasferire i crostacei su di un panno asciutto a scolare, tritarli e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare 1 cucchiaio di olio evo.

Aggiungere la cipolla tritata e far rosolare mescolando.

Unire i gamberi tritati, i ciuffetti ed il trito di tentacoli dei calamari e far cuocere per 2 minuti mescolando.

Aggiungere il pancarrè a dadini, il prezzemolo tritato, pepe, sale, cuocere per 2 minuti mescolando.

Togliere da fuoco far raffreddare.

Mettere il composto appena preparato nelle sacche dei calamari e chiuderle con uno stuzzicadenti.

Distribuire ordinatamente i calamari ripieni in una teglia da forno unta di olio evo, sistemare anche gli spicchi di scalogno, pepare, salare ed irrorare il tutto con il restante olio evo.

Infornare a forno caldo a 220°C per 10 minuti.

Irrorare la preparazione con il vino bianco secco, rinfornare e portare a cottura per altri 25 minuti.

Sfornare, sistemare ordinatamente i calamari con il loro sugo in un piatto di portata e spolverizzare con il timo tritato.

Servire in tavola direttamente sul piatto di portata.

Nota

I Calamari ripieni di Gamberi si possono accompagnare come contorno con patatine novelle al forno.

Il calamaro (Loligo vulgaris Lamarck, 1798), conosciuto anche come calamaro europeo o calamaro comune.

Il calamaro è un mollusco cefalopode della famiglia Loliginidae.

Il nome comune ha lo stesso etimo di “calamaio”, dal greco kalamos (calamo), che da astuccio per le penne è passato a indicare nel medioevo il vasetto dell’inchiostro, con allusione quindi alla forma del mollusco e al secreto difensivo di colore nero che emette quando minacciato (analogo al nero di seppia). È caratterizzato da una conchiglia interna (detta gladio o penna) e un corpo allungato con pinne laterali che raggiungono l’estremità posteriore della sacca.

Possiede 10 arti ricoperti da più file di ventose, divisi tra 8 braccia e 2 tentacoli, questi ultimi di maggior lunghezza. Il colore è roseo-trasparente con venature rosso scuro e violetta. Raggiunge una lunghezza di 30–50 cm.

Si trova abbondante nelle acque costiere a partire dal mare del Nord fino a quelle del Mar Mediterraneo e lungo la costa occidentale dell’Africa. Questa specie vive dalla superficie fino a profondità di 500 m e viene estensivamente sfruttata dall’industria della pesca[

La riproduzione avviene tra gennaio e luglio, periodo in cui si avvicinano alle coste. La femmina depone uova piuttosto grandi, in ammassi gelatinosi e tubolari.

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