Ingredients
- 500gr Catalogna
- 160gr Mozzarella
- 80gr Prosciutto crudo
- 1 Carote
- 1 costa Sedano
- 40gr Burro
- qb Pepe
- qb Sale
Directions
Catalogna e Mozzarella al forno
La Catalogna e Mozzarella al forno è un contorno gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per la Catalogna e Mozzarella al forno disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tritare a dadini il prosciutto crudo e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a fettine la mozzarella e tenere da parte.
Pelare, lavare, tritare finemente la carota e tenere da parte.
Lavare il sedano, pestarlo con la lama di un coltello, tritarlo finemente e tenere da parte.
Lavare le foglie di catalogna per eliminare eventuali residui di terra, tagliare i gambi, scolarle e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare la catalogna per 5 minuti a fiamma moderata.
Scolarla, tagliarla a metà per la lunghezza, spezzettarla e tenere da parte..
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare il burro.
Aggiungere la carota ed il sedano tritati e far rosolare mescolando.
Unire la catalogna spezzettata, cuocere per 15 minuti a fiamma bassa, mescolare di tanto in tanto.
Salare, pepare e versare il tutto in una teglia da forno in ceramica, pareggiare la preparazione con una spatola.
Cospargere la catalogna con il prosciutto crudo a dadini e coprire con le fettine di mozzarella.
Infornare a forno caldo a 150°C per il tempo utile a far sciogliere la mozzarella.
Servire in tavola direttamente sulla teglia da forno in ceramica.
Nota
La Catalogna e Mozzarella al forno è un ottimo contorno per accompagnare carni lesse.
Col termine cicoria asparago si intende, generalmente, un insieme di varietà locali, afferenti alla specie botanica della cicoria. Il termine di cicoria asparago in realtà è scarsamente usato in favore di termini locali come puntarelle o catalogna o semplicemente cicoria senza altra specificazione.
Ve ne sono due tipi: uno più alto, eretto e amaro, consumato di solito previa cottura senza il caratteristico cespo alla base prodotto in estate con costanti irrigazioni; il secondo, più basso e a costa larga, è caratterizzato da germogli che si sviluppano sulla superficie di un cespo basale centrale. Se non rasata alla base in fase di raccolta, dà origine a ricacci. I germogli, croccanti, anche consumati crudi (spesso con aggiunta di aglio e acciughe sotto sale), sono noti anche come puntarelle (o anche mazzocchio) e considerati un piatto tipico della cucina romana, diffusi anche nella cucina campana. Il cespo può essere lessato e mangiato con poco olio, saltato nell’olio, o ingrediente base per una ribollita con formaggio e carne di maiale. Tagliato a pezzi e condito con olio, aceto e sale sostituisce la classica insalata verde di contorno ai secondi piatti. In Puglia sono presenti due importanti varietà locali note come Cicoria puntarelle Molfettese e Galatina, della varietà catalogna con cespo molto sviluppato e una di produzione estiva di cicorie all’acqua o otrantine, senza cespo, dal sapore amarognolo.
La catalogna contiene fosforo, calcio e vitamina A; inoltre, le si attribuisce la proprietà di stimolare le funzioni digestive e diuretiche. Già Galeno la indicava come dotata di proprietà medicamentose
La regione Lazio ha riconosciuto la tipicità di questo ortaggio inserendolo nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.) col nome cicoria di catalogna frastagliata di Gaeta (puntarelle) corrispondente alla varietà che viene consumata cruda.
La regione Veneto ha riconosciuto la Cicoria catalogna di Chioggia che invece viene generalmente consumata dopo essere stata lessata, servita su piatti asciutti e con aggiunta di tabasco in polvere.