Ingredients
- da 1kg Cavolfiore
- 3 Uova
- 100gr Burro
- 50gr Pangrattato
- 30gr Farina 00
- qb Sale
Directions
Cavolfiore alla Milanese
Il Cavolfiore alla Milanese è un contorno gustoso e saporito, anche vegetariano, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per il Cavolfiore alla Milanese
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Togliere le foglie ed il torsolo al cavolfiore,
tagliarlo a cimette, lavarlo sotto acqua corrente
e tenere da parte.
In una ciotola sbattere le uova, con 1 pizzico di sale,
con una forchetta e tenere da parte.
In una ciotola mettere la farina
e tenere da parte.
In una ciotola mettere il pangrattato
e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente salata,
mettere a lessare le cimette di cavolfiore per 25 minuti
a fiamma moderata.
Scolarle, metterle in una ciotola
e far raffreddare.
Passare le cimette di cavolfiore prima nella farina,
poi nelle uova sbattute e poi nel pangrattato.
In una padella antiaderente capiente
mettere a sfrigolare il burro.
Aggiungere le cimette panate
e friggerle in ogni loro parte
girandole di tanto in tanto.
Prelevarle dalla padella con un mestolo forato
e disporle su carta assorbente da cucina
per far rilasciare l’unto in eccesso.
Metterle ordinatamente
su di un piatto di portata.
Servire in tavola
direttamente su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Il Cavolfiore alla Milanese può accompagnare carni o pesci al forno od arrostiti.
Il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis) è una varietà di Brassica Olearacea. Il cavolfiore è caratterizzato da un’inflorescenza, detta testa o palla, costituita da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e variamente costipati.
L’infiorescenza a corimbo, che può assumere una varia colorazione (bianca, paglierina, verde, violetta) costituisce la parte commestibile dell’ortaggio.
Il cavolfiore ha numerose varietà, che vengono distinte in base all’epoca di maturazione, per cui vi sono varietà precocissime (raccolte ad ottobre), precoci (raccolte a novembre-dicembre), invernali (raccolte a gennaio-febbraio) e tardive (raccolte da marzo a maggio).
Oltre alle più diffuse varietà con l’infiorescenza bianca esistono altre con differenti colorazioni, come ad esempio il cavolfiore verde di Macerata o il cavolfiore violetto di Catania.
Il cavolfiore può essere consumato bollito, fritto, arrostito o cotto al vapore. Può essere usato come contorno o anche come piatto principale, nella preparazione di zuppe di verdura.
Contrariamente a ciò che si pensa, questo ortaggio può essere mangiato anche crudo, misto alle insalate.
Si deve prendere solo la parte superiore del “fiore”, le cosiddette testine, il resto si può usare cotto come al solito, e tagliarle a fettine sottili il più possibile.
Queste, aggiunte alle verdure miste, saranno una prelibatezza.
Un buon misto può essere fatto da varietà diverse di cicorie, lattughe e indivie.
E ancora, spinaci, cavolo cappuccio o verza, sempre tagliati sottili, cetriolo, pomodoro, rucola, valerianella o gallinella che dir si voglia, erba cipollina, tarassaco e infine cipolla, sempre tagliata.