Ingredients
- 1kg Cavolfioreo broccolo
- 1 limone
- 6 Uova
- 1 cucchiaino pasta di tartufo
- 1 piccolo Tartufo biancoo tartufo nero piccolo
- 2 cucchiai Vino bianco
- 1 cucchiaino Aceto Balsamico
- 1 cucchiaio Olio di semi
- qb Sale
- qb Pepe
Directions
Cavolfiore con Salsina Tartufata
Il Cavolfiore con Salsina Tartufata è una ricetta versatile infatti può essere servita come antipasto o come contorno ad un importante secondo piatto di carne.
Il Cavolfiore con Salsina Tartufata
è un antipasto od un secondo piatto vegetariano sfizioso e gustoso.
Per il Cavolfiore con Salsina Tartufata
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il cavolfiore, scartare la parte finale del torsolo
e le foglie più dure e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il limone, spremerlo nello spremiagrumi
e tenere il succo da parte.
Incidere profondamente il torsolo del cavolfiore
con un taglio a croce.
Spruzzare il cavolfiore con il succo di limone.
Cuocerlo a vapore per 30 minuti circa.
Cuocere le uova mettendole in un pentolino con acqua fredda
e calcolare 5 minuti dall’inizio dell’ebollizione.
Passarle sotto l’acqua fredda e sgusciarle,
tagliarle a metà per il lungo e tenere da parte.
Spazzolare rapidamente il tartufo sotto l’acqua corrente,
asciugarlo con carta assorbente da cucina e tagliarlo a bastoncini e tenere da parte.
Diluire la pasta di tartufo con il vino,
l’aceto balsamico, l’olio e frustare.
Se fosse necessario,
aggiungere 1 o 2 cucchiaini di acqua di cottura del cavolfiore,
se la salsina fosse troppo densa.
Regolare di sale e pepe ed amalgamare il tartufo a bastoncini delicatamente,
mescolando con un cucchiaio dal basso verso l’alto.
Dividere il cavolfiore in 6 parti
e sistemarlo su di un piatto di portata.
Disporre intorno ad ogni parte di cavolfiore 1 uovo sodo tagliato a metà
ed irrorare il tutto con la salsina al tartufo.
Nota
Il broccolo o Brassica oleraceae var. italica,
chiamato anche cavolo broccolo, è una varietà di Brassica oleraceae,
la grande famiglia di piante conosciute comunemente come cavoli
e che comprende numerose varietà molto diverse di aspetto.
I broccoli rientrano nel gruppo di piante di cui non vengono mangiate le foglie
bensì le infiorescenze non ancora mature.
Viene coltivato in varie zone d’Italia
e del mondo anche se è una pianta originaria dell’area mediterranea,
più precisamente dell’area compresa fra Grecia, Turchia, Siria e Isola di Cipro.
Da quest’area fu portato in Italia
e già al tempo dei Romani era consumato ed apprezzato,
come suggerisce anche il nome scientifico.
È un ortaggio molto conosciuto.
Il suo utilizzo in cucina è diffuso in gran parte d’Europa e del mondo,
soprattutto previa cottura e per la preparazione di zuppe e minestre.
Il broccolo è originario del Sud Italia e ancora oggi,
fuori dall’Italia, viene associato alla cucina italiana.
Si può consumare crudo in pinzimonio,
ma è valorizzato soprattutto dalla cottura al vapore,
gratinata o saltata.
Rientra in numerose preparazioni tipiche regionali.
In Campania è noto come broccolo o broccoletto barese.
Altrove, anche come broccolo calabrese o broccolo a rosetta.
Le varietà più note sono: il broccolo romanesco di colore verde chiaro,
ha una forma piramidale e tante piccole rosette a spirale.
Il broccolo parthenon che ha la forma di una cupola alta ed ha grana molto fine e compatta.
È di colore verde scuro intenso.
Il broccolo marathon ha la testa a forma di cupola,
ed ha grana fine di colore verde scuro.
Il broccolo fiolaro di Creazzo, tipico del Veneto.