Ingredienti
- 4 Cosce di Conigliodisossate
- 4 Cipollotti
- 2 Uova
- 30gr Pangrattato
- 20gr Farina 00
- 1/2 litro olio arachidi
- qb Sale
Direzione
Coniglio e Cipollotti fritti
Il Coniglio e Cipollotti fritti è un secondo piatto saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per il Coniglio e Cipollotti fritti disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pulire dalle prime foglie i cipollotti, tagliare la testa ed il fondo con le radici, lavare, tagliarli a metà per il lungo e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere il pangrattato e tenere da parte.
In un piatto fondo sbattere con i rebbi di una forchetta le uova con 1 pizzico di sale e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le cosce dl coniglio, disossarle, tagliare solo la polpa a bocconcini e tenere da parte.
Mettere i bocconcini di coniglio nelle uova sbattute e poi passarle nel pangrattato.
In una padella antiaderente mettere a scaldare la metà di olio di arachidi.
Aggiungere i bocconcini panati e friggerli in ogni loro parte.
Prelevarli dalla padella con un mestolo forato e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Mettere i bocconcini di coniglio fritti su di un piatto di portata.
In una ciotola preparare una pastella con 1 dito di acqua frizzante gelata, la farina, sale e mescolare bene.
Immergere i cipollotti nella pastella.
In una padella antiaderente mettere a scaldare il restante olio di arachidi.
Aggiungere i cipollotti pastellati e friggerli in ogni loro parte.
Prelevarli dalla padella con un mestolo forato e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Disporli ordinatamente sul piatto di portata dei bocconcini di coniglio.
Servire in tavola su piatto di portata.
Nota
Il Coniglio e Cipollotti fritti non necessitano di contorno.
Con il termine coniglio si definisce un gruppo di animali appartenente alla famiglia dei leporidi anche se il termine viene spesso usato per indicare la specie coniglio europeo Oryctolagus Cuniculus.
La parola italiana “coniglio”, come in francese, provenzale e portoghese, deriva dal latino cuniculus, cioè buca sotterranea, con riferimento alle tane scavate dagli animali.
Nonostante l’idea di animale placido che l’opinione pubblica ha dei conigli, questi animali possono rivelarsi particolarmente aggressivi fra loro: in particolare i maschi, pur mostrando rituali aggressivi come lo spruzzare la propria urina sui contendenti, generalmente rispondono a eventuali sfide attaccando immediatamente e ferendosi anche gravemente con morsi, graffi e calci.
I conigli sono animali erbivori, che si nutrono di una vasta gamma di materiali di origine vegetale, dall’erba alle foglie alle radici.
Per ricavare il massimo quantitativo di nutrimento disponibile dal cibo, i conigli sono soliti reingerire parte delle proprie feci (cosiddetti “ciecotrofi”) per rielaborarne il contenuto, degradato dalla flora batterica, ed ottenere così alcuni nutrienti essenziali.
Il coniglio è una fonte alimentare di carne bianca e magra, quindi molto adatta alle esigenze nutrizionali umane.
La carne di coniglio si può trovare in commercio da allevamento tradizionale o carne di coniglio da allevamento estensivo o meglio ancora da carne di coniglio ottenuta mediante il rispetto del “disciplinare biologico”.
La carne di coniglio è da molti considerata, come quella di trota e di vitello, un alimento ipoallergenico, perciò le sue proteine non producono alcuna allergia alimentare.
La carne di coniglio è utilizzata per la produzione di omogeneizzati per i neonati.
La carne di coniglio è estremamente magra e poco calorica, possiede un’ottima percentuale di proteine ed una quantità di colesterolo molto bassa.
La carne di coniglio contiene potassio, ferro, fosforo e vitamina PP.