Ingredients
- 800gr Petti di tacchinoa fettine
- 2 Uova
- 150gr Pangrattato
- 50gr granella di nocciole
- 1/2 òlitro olio arachidi
- qb Sale
Directions
Cotolette con Panatura alle Nocciole
Le Cotolette con Panatura alle Nocciole sono un secondo piatto ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per le Cotolette con Panatura alle Nocciole disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, togliere l’eventuale grasso alle fettine di petto di tacchino, lavare, asciugare con carta assorbente da cucina e tenere da parte.
In una ciotola mettere il pangrattato e la granella di nocciole e mescolare.
In un piatto fondo sbattere con i rebbi di una forchetta le uova con 1 pizzico di sale e tenere da parte.
Passare le fettine di tacchino nell’uovo sbattuto poi nel pangrattato con la granella di nocciole, far aderire bene alla carne.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Aggiungere le cotolette di tacchino a friggere per 2 minuti per parte.
Depositarle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Sistemarle ordinatamente su di un piatto di portata e salarle.
Servire in tavola direttamente sul piatto di portata preparato.
Nota
Le Cotolette con Panatura alle Nocciole si possono servire con un contorno di patatine fritte o verdura cruda a piacere.
I tacchini (genere Meleagris) sono gallinacei snelli, con zampe piuttosto lunghe ed ali e coda proporzionalmente corte. Testa e parte superiore del collo appaiono bitorzolute, e dalla mandibola superiore del becco, breve robusto ed arcuato, pende nel maschio un’ escrescenza carnosa ed erettile di forma conica quando contratta e flaccida e pendula negli altri casi. Il tacchino “gloglotta”, quindi il suo verso è un gloglottio. In Europa, il tacchino fu introdotto poco dopo la scoperta dell’America. Nel XVI secolo esso era ancora rarissimo e ricercato, mentre oggi è uno dei più diffusi tra gli uccelli domestici. Il tacchino viene utilizzato soprattutto per la carne, l’incubazione, le uova e la piuma.
Grande consumo di tacchini si fa in alcuni paesi, specialmente in Inghilterra, per le feste di Natale. I maggiori paesi esportatori sono il Canada, l’Irlanda, l’Ungheria e la Iugoslavia.
In Italia si allevano tacchini di piccola mole (in parte esportati) soprattutto nell’Emilia e nel Mezzogiorno. Razze Italiane: Brianzolo, castano precoce, bronzato comune, bronzato dei colli Euganei, ermellinato di Rovigo, nero d’Italia, parma e piacenza, romagnolo. La carne di tacchino si distingue per il suo elevato apporto nutritivo associato ad una contenuta presenza di grassi, si tratta di una carne che dona tante proteine e pochi grassi e ciò spiega la sua affermazione nella cucina italiana. Tra i diversi tagli di carne di tacchino è molto nota la fesa, la parte corrispondente al petto del volatile, la quale può essere gustata sotto diverse forme. La fesa di tacchino è venduta intera, a fettine e come salume. La fesa intera è perfetta per la preparazione di arrosti delicati e magri, mentre le fettine possono essere cucinate in padella in pochi minuti, con burro e salvia o accompagnandole a verdure saltate. Dai muscoli del petto dei tacchini viene anche ricavato un ottimo salume, insaccato in una rete elastica e affumicato o spennellato sulla superficie con del caramello. Questo salume è ottimo da tagliare a fette e da gustare da solo oppure accompagnandolo con una saporita salsa tonnata o maionese. La salsa fatta con tonno, maionese, capperi, acciughe, limone e pepe è un connubio ideale tra la carne di tacchino e la salsa tonnata ottima anche per la preparazione di panini imbottiti. La più antica rappresentazione di un tacchino in pittura in Europa si trova nella “Stanza degli Uccelli” di Villa Medici a Roma, fatta affrescare a Jacopo Zucchi nel 1576-1580 da Ferdinando I De’ Medici.