Ingredients
- 500gr Cavolfiore
- 200gr Patate
- 5 Uova
- 60gr Parmigiano Reggiano
- 40gr Pangrattato
- 30gr Farina 00
- 1 cucchiaino Papricain polvere
- 1 cucchiaino Cannellain polvere
- 1/2 litro olio arachidi
- qb Sale
Directions
Crocchette di Cavolfiore
Le Crocchette di Cavolfiore sono un contorno gustoso e saporito, anche vegetariano, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per le Crocchette di Cavolfiore disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In un piatto fondo sbattere con i rebbi di una forchetta 2 uova con 1 pizzico di sale e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere il pangrattato e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.
Lavare le patate, metterle a lessare in acqua bollente leggermente salata per 20 minuti a fiamma moderata.
Scolarle, pelarle e metterle in una ciotola capiente.
Togliere le foglie ed il torsolo al cavolfiore, tagliarlo a cimette, lavarlo sotto acqua corrente, metterle a lessare in acqua bollente leggermente salata per 15 minuti a fiamma moderata.
Scolarle, metterle nella ciotola con le patate.
Aggiungere 3 tuorli di uovo, 3 cucchiai di parmigiano, la paprika e la cannella in polvere, mescolare bene schiacciando con i rebbi di una forchetta le cimette di cavolfiore e le patate in modo da ottenere un composto omogeneo.
Prelevare dal composto appena preparato dei pezzi e formare con le mani delle crocchette della dimensione di una susina.
Passarle nella farina poi nelle uova sbattute ed infine nel pangrattato.
In una padella antiaderente capiente mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Aggiungere le crocchette panate e friggerle in ogni loro parte girandole di tanto in tanto.
Prelevarle dalla padella con un mestolo forato e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’unto in eccesso.
Metterle ordinatamente su di un piatto di portata.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata.
Nota
Le Crocchette di Cavolfiore possono accompagnare carni o pesci al forno od arrostiti.
Il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis) è una varietà di Brassica Olearacea. Il cavolfiore è caratterizzato da un’inflorescenza, detta testa o palla, costituita da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e variamente costipati.
L’infiorescenza a corimbo, che può assumere una varia colorazione (bianca, paglierina, verde, violetta) costituisce la parte commestibile dell’ortaggio.
Il cavolfiore ha numerose varietà, che vengono distinte in base all’epoca di maturazione, per cui vi sono varietà precocissime (raccolte ad ottobre), precoci (raccolte a novembre-dicembre), invernali (raccolte a gennaio-febbraio) e tardive (raccolte da marzo a maggio).
Oltre alle più diffuse varietà con l’infiorescenza bianca esistono altre con differenti colorazioni, come ad esempio il cavolfiore verde di Macerata o il cavolfiore violetto di Catania.
Il cavolfiore può essere consumato bollito, fritto, arrostito o cotto al vapore. Può essere usato come contorno o anche come piatto principale, nella preparazione di zuppe di verdura.
Contrariamente a ciò che si pensa, questo ortaggio può essere mangiato anche crudo, misto alle insalate.
Si deve prendere solo la parte superiore del “fiore”, le cosiddette testine, il resto si può usare cotto come al solito, e tagliarle a fettine sottili il più possibile.
Queste, aggiunte alle verdure miste, saranno una prelibatezza.
Un buon misto può essere fatto da varietà diverse di cicorie, lattughe e indivie.
E ancora, spinaci, cavolo cappuccio o verza, sempre tagliati sottili, cetriolo, pomodoro, rucola, valerianella o gallinella che dir si voglia, erba cipollina, tarassaco e infine cipolla, sempre tagliata.