Ingredients
- 4 Filetti di salmoneanche surgelati da 200gr l’uno
- 1 Porro
- 1 Peperoncino
- 40gr Mandorlea lamelle
- 1 cucchiaio Aceto Balsamico
- 1 cucchiaio Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Directions
Filetti di Salmone alle Mandorle
I Filetti di Salmone alle Mandorle sono un secondo piatto molto gustoso, ideale da servire in pranzi o cene, a base di pesce, con familiari ed amici.
Per i Filetti di Salmone alle Mandorle disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare il peperoncino eliminare il torsolo, i semi, tagliarlo a listarelle e tenere da parte.
Pulire, lavare, il porro, tagliare ed eliminare la parte verde ed il fondo con le radici, tagliarlo a rondelle e tenere da parte.
Lavare sotto acqua corrente i filetti di pesce, asciugare con carta assorbente da cucina e tenere da parte.
Se il pesce fosse surgelato farlo scongelare ed eseguire l’operazione di cui sopra.
In una padella antiaderente mettere a tostare le lamelle di mandorle per 2 minuti.
Aggiungere i filetti e farli rosolare in ogni loro parte a fiamma moderata, pepare e salare, per 10 minuti, girarle e cuocere ancora per 5 minuti.
In una padella antiaderente mettere a stufare il porro a rondelle con 1 dito di acqua, l’olio evo, il peperoncino ed un pizzico di sale.
Mettere il tutto in un bicchiere di frullatore, aggiungere l’aceto balsamico, 1 cucchiaino di olio evo e frullare al fine di ottenere una salsina liscia ed omogenea.
Disporre i filetti di salmone con le mandorle allineati su di un piatto di portata.
Versare la salsina preparata sui filetti di salmone.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata.
Nota
I Filetti di Salmone alle Mandorle si possono accompagnare come contorno a verdura fresca di stagione o patatine fritte.
I salmoni appartengono alla famiglia Salmonidae, unica rappresentante dell ‘ordine Salmoniformes, comprende numerose specie di pesci ossei d’acqua dolce e marina, tra cui le trote ed i salmoni. Questi pesci sono presenti in tutto l’emisfero boreale, nelle zone temperate e fredde e fino alle zone polari, sia nei mari che nei fiumi e laghi. Sono stati largamente introdotti in tutte le parti del mondo con caratteristiche climatiche idonee.
I salmonidi non sono sensibili alle basse temperature mentre le alte li possono uccidere, per questo nelle regioni meridionali d’Europa, Asia ed America settentrionale li ritroviamo solo nelle zone montane. Questi pesci sono anche molto sensibili alla carenza di ossigeno nell’acqua e, di conseguenza, all’inquinamento della stessa. I salmonidi rivestono un ruolo di primaria importanza nell’industria della pesca di molti paesi settentrionali, il salmone, ad esempio, è un importantissimo oggetto di pesca professionale in Scozia e Norvegia. Le carni di questi pesci sono ottime in tutte le specie. Un salmone adulto vive una decina d’anni, durante i quali raggiunge la lunghezza massima di un metro e mezzo e può arrivare a pesare anche 20kg. Il salmone nasce in acque dolci e migra verso il mare. Nell’arco della sua vita un salmone si riproduce 3 o 4 volte, dando origine a risalite lungo i fiumi. Durante il periodo riproduttivo non si nutre e se incontra un ostacolo dimostra una straordinaria tenacia nel tentativo di superarlo. Un salmone adulto può infatti compiere balzi di tre metri, che gli consentono di superare rapide e cascate, fino a giungere ai freddi corsi d’acqua montani. Arrivato in questi luoghi il salmone depone le sue uova, le feconda e tenta di riportarsi al mare. Il salmone si presta a tutti i regimi nutrizionali, ma deve essere gustato in porzioni calibrate dai soggetti in sovrappeso. Il salmone grazie al contenuto in omega 3, è utile nella terapia contro l’ipertrigliceridemia e l’ipertensione. Non contiene lattosio e glutine. Non è tollerato nelle diete vegetariane e vegane.
La porzione media per persona di salmone fresco è di circa 100-150gr (185-280 kcal). Il salmone si deve cucinare a temperature non troppo alte, perché i grassi omega 3 sono particolarmente sensibili al calore.