Ingredients
- 1kg Filetto di manzo
- 100gr Burro
- 4 cucchiai Olio Evo
- 4 cucchiai Pepe verdein grani
- 120gr Uvetta
- 6 cucchiai Cognac
- 1 cucchiaio Dado vegetale fatto in casao 3 cucchiai di fondo bruno
- qb Sale
Directions
Filetto al Pepe e Uvetta di Corinto
Il Filetto al Pepe e Uvetta di Corinto è saporito, gustoso, apprezzato da tutti è un secondo piatto facile da preparare. Il filetto al pepe verde e uvetta di Corinto è un secondo di carne molto gustoso e saporito è il classico piatto della domenica.
Filetto al Pepe e Uvetta di Corinto
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il filetto intero e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato,
pulire dal grasso il filetto.
Con il pestacarne, pestare grossolanamente il pepe
e cospargere generosamente il filetto facendolo aderire.
Posare, il filetto preparato, nella padella di cottura con l’olio
e 50gr di burro e lasciar riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.
Cuocere a fiamma viva il filetto per 14 minuti,
girandolo continuamente con 2 spatole,
mai con la forchetta per non pungerlo
e per non far fuoruscire il sangue.
Levarlo dalla padella, avvolgerlo nella carta stagnola,
riporlo in forno caldo a 100°C per 5 minuti.
Nel fondo di cottura del filetto, su fuoco moderato,
aggiungere l’uvetta, sbianchita in acqua bollente per 2 minuti
e poi passata in acqua fredda, ed il Cognac,
fiammeggiare.
Aggiungere i cucchiai di fondo di cottura preparato nei giorni precedenti
o in alternativa 1 cucchiaio di estratto di carne sciolto in un litro di acqua.
Cuocere per pochi minuti.
Togliere dal fuoco e raffinare la salsa con il rimanente burro freddo
aggiunto poco per volta emulsionare con una frusta a mano.
Tagliare il filetto a fette alte 2 o 3cm,
disporlo sul piatto di portata preriscaldato,
nappare con pochissima salsa e mettere la rimanente in salsiera.
Accompagnare, a piacere, disponendo intorno alle fette di filetto,
su un lato dei broccoletti verdi di Bruxelles o cavolfiore (vedi nota),
sull’altro lato radicchio al forno (vedi nota).
Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale con le verdure di contorno.
Nota
Cavolini di Bruxelles
Ingredienti:
- 700gr cavolini
- 100gr parmigiano
- 2 cucchiai olio evo
- 1 noce burro
- 1 cucchiaino dado vegetale
Disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In una pentola con 1,5 litri di acqua leggermente salata
ed un cucchiaino di dado vegetale fare bollire l’acqua e mettere i cavolini.
A cavolini cotti passarli subito in acqua gelata.
Preparare una pirofila imburrata
dove mettere i cavolini con olio e parmigiano.
Si possono aggiungere dei quadratini di prosciutto cotto
e besciamella.
Infornare a forno caldo a 180° C fino a doratura.
Radicchio rosso di Treviso al forno
Per 6 persone
Ingredienti:
- 12 cespi radicchio di Treviso
- 2 cucchiai olio evo
- sale qb
- pepe nero di mulinello qb
Disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con centrifuga per insalata il radicchio,
dividere i cespi in 2, asciugarli con un panno,
disporli in fila sulla placca da forno.
Spruzzarli con olio evo.
Infornare a forno caldo 200°C per 20 minuti.
Durante la cottura girare il radicchio 1 o 2 volte.
Appena cotti, salare, pepare e servire.
Il filetto al pepe verde e uvetta di Corinto
è un classico secondo di carne dal gusto avvolgente grazie alla cremosa salsa con cui viene servito.
Il Radicchio rosso di Treviso è un prodotto ortofrutticolo italiano a Indicazione Geografica Protetta. Il radicchio rosso di Treviso è una varietà di cicoria, è caratterizzato da un colore rosso scuro intenso, da striature bianche, da una consistenza croccante e da un inconfondibile gusto delicatamente amarognolo. Si presenta in due varianti: precoce o tardivo. La zona di produzione, specificata dal disciplinare IGP, coinvolge comuni appartenenti alle province di Treviso, Padova e Venezia. La zona di produzione del tipo Tardivo è più estesa rispetto a quella del Precoce. Il radicchio rosso di Treviso IGP è un ortaggio invernale assai duttile in cucina: può essere utilizzato per insalate crude ma anche per la preparazione di piatti cotti (primi, secondi, dolci); esistono anche, la birra aromatizzata al Radicchio e tisane salutari. La coltivazione del radicchio rosso di Treviso è frutto di una tradizione che affonda nei secoli. Alcune ricerche iconografiche condotte da Tiziano Tempesta dell’Università di Padova hanno dimostrato come il radicchio fosse coltivato già dalla metà del XVI secolo. Lo si vede rappresentato in alcuni dipinti come “Le Nozze di Cana” di Leandro da Ponte detto Il Bassano (oggi al Museo del Louvre a Parigi). Ma il processo di produzione si sarebbe affinato solo nella seconda metà del XIX secolo. Sarebbe stato il vivaista Francesco Van Den Borre, giunto dal Belgio nel 1870 per realizzare un giardino patrizio, a portare nella sua proprietà di Dosson, nel trevigiano, la tecnica di imbianchimento già in uso per le cicorie belghe. È nell’anno 1900 che il radicchio rosso di Treviso raggiunge la consacrazione con la realizzazione sotto la Loggia dei Grani di Piazza dei Signori a Treviso della prima mostra dedicata ai produttori del radicchio rosso di Treviso e voluta dall’agronomo di origine lombarda, Giuseppe Benzi. Il radicchio è un ottimo rimedio anti-invecchiamento: è ricco di antiossidanti che frenano i processi di invecchiamento cellulare, è antinfiammatorio ed è indicato a chi ha problemi cutanei (foruncoli, piaghe), artrite e reumatismi. Ha un contenuto calorico basso (per il 92-94% è composto di acqua) ed è ricco di vitamina A, B1 e B2. Da studi svolti presso l’Università di Urbino sembra che il radicchio rosso contenga molte più sostanze antiossidanti rispetto ad alimenti più famosi per questa proprietà come mirtilli e uva passa; grazie a questa sua caratteristica il radicchio rosso ha la proprietà di rallentare l’invecchiamento cellulare e di prevenire l’insorgere di alcuni tipi di tumore, soprattutto a livello intestinale.