Ingredients
- 500gr Farina di castagne
- 3 MeleRenette
- 20gr Zucchero a velo
- 1/2 litro olio arachidi
- qb Sale
Directions
Frittelle di Farina di Castagne e Mele
Le Frittelle di Farina di Castagne e Mele sono un dessert o una merenda, gustoso e saporito ideale un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per le Frittelle di Farina di Castagne e Mele disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Sbucciare le mele, eliminare il torsolo, tagliarle a fettine sottili e tenere da parte.
In una ciotola capiente versare la farina di castagne, lo zucchero a velo, 1 pizzico di sale e tanta acqua fredda al fine di ottenere una pastella morbida e mescolare bene.
Aggiungere le fettine di mele e mescolare delicatamente.
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare l’olio di arachidi.
Aggiungere un po’ per volta delle cucchiaiate di pastella di mele e far friggere in ogni loro parte, girandoli ogni tanto fino a doratura completa.
Depositare le frittelle ottenute su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Depositarle su di un piatto di portata.
Servire subito in tavola
direttamente sul piatto di portata.
Nota
La farina di castagne, detta anche farina dolce, è il prodotto dell’essiccatura e della successiva macinatura delle castagne.
Si presenta con un colore nocciola per la presenza della pellicina altrimenti colore paglierino, e con sapore dolce, si produce principalmente nelle zone di montagna dai 450 metri ai 900, dove cresce la pianta del castagno domestico e dove nel tempo si sono stabilite le strutture abilitate alla sua produzione. In passato era un’importante fonte di sussistenza, per molte zone montuose caratterizzato dalla cosiddetta civiltà del Castagno, visto l’alto contenuto calorico che ne fece la principale fonte di sostentamento.
La castagna introdotta già ai tempi di San Benedetto fu intensamente coltivata a causa delle carestie e della peste in Toscana nel 1300 che portarono la popolazione a spostarsi in cerca di mezzi di sostentamento verso le colline.
In Corsica, il castagno venne introdotto su larga scala nel sedicesimo secolo dai genovesi, e la sua diffusione cambiò radicalmente il paesaggio di vaste zone dell’isola, e la dieta di gran parte della popolazione.
Generalmente la farina di castagne viene adoperata aggiungendo acqua e un pizzico di sale: dopo un’opportuna amalgamatura è pronta per diversi tipi di cottura.
Il pane è preparato da molti secoli con questo ingrediente essenziale in certe zone di montagna nel mondo: in Italia è molto consumato e apprezzato il pane della Lunigiana chiamato Marocca; celeberrima è la marocca di Casola in Lunigiana.
I necci sono cotti in appositi dischi di pietra (testi) o di metallo (i ferri) e assomigliano a crepes di colore marrone. Possono essere mangiati con ricotta o cotti assieme a salsiccia o pancetta.
Il Castagnaccio va cotto in forno. Alla base con acqua e sale vanno aggiunti pinoli (o noci), uva passa e rosmarino.
I Manafregoli (o manufatoli) sono cotti nel paiolo e serviti con latte.
La Polenta dolce si fa con lo stesso procedimento della più tipica polenta di mais ed ha una consistenza più morbida. Si racconta che Garibaldi con il suo esercito, durante il suo passaggio a Le Piastre, sulla Montagna Pistoiese, fu sfamato proprio con polenta di castagne.
Le Frittelle di farina dolce vengono preparate, friggendo porzioni dell’impasto con acqua e sale.
I Panzerotti dolci, tipici dell’Irpinia, ripieni con la Castagna di Montella. Vengono fritti o cotti in forno e serviti coperti da zucchero a velo.
La Pattona, tipica della Lunigiana, è forse la ricetta più originale tra quelle che hanno come principale ingrediente la farina di castagne. Si prepara cuocendo nel forno na legna un impasto di farina di castagne, acqua e sale; l’impasto deve essere posto su un letto di foglie di castagno e ricoperto con le stesse. Pattona è anche il nome che in alcune zone viene erroneamente assegnato al castagnaccio.
Quelli citati sono gli usi tipici, ma sono innumerevoli gli usi soprattutto dolciari di questo alimento. Molti sono anche gli usi possibili, dal momento che la farina di castagne è un prodotto poco conosciuto se non prevalentemente nelle zone di produzione. Ad esempio nell’entroterra campano (Irpinia) viene fatta la pasta con la farina di castagne, oltre al pane e biscotti, mentre in Liguria, specie nella zona di Recco e Valfontanabuona, si preparavano le trofie di farina di castagne: pasta tipica da mangiare condita con il pesto di basilico.