Ingredienti
- 400gr Trigliapiccole
- 400gr Calamarettipiccoli
- 400gr Branzinofiletti a tranci
- 50gr Caprino
- 50gr Faveda pelate
- 1 testa Aglio
- 100gr semolino
- 1 litro Latte
- 1/2 litro olio arachidi
- 80cl Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Fritto misto di Mare con Salsa di Fave
Il Fritto misto di Mare con Salsa di Fave è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per il Fritto misto di Mare con Salsa di Fave disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Sgranare le fave, lavarle sotto acqua corrente, scolarli, sbollentarle per 3 minuti in acqua bollente leggermente salata, scolarle, pelarle e tenere da parte.
Pelare l’aglio e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere il semolino e tenere da parte.
In una ciotola mettere un po’ di latte e tenere da parte.
Se le triglie non fossero già pulite, togliere le pinne, le interiora, squamarle con l’apposito attrezzo, lavarle sotto acqua corrente, asciugarle con carta assorbente da cucina, con un coltello ben affilato praticare sul dorso qualche incisione in modo da agevolare la cottura.
Sciacquare i calamaretti sotto acqua corrente.
Prendere i calamari per la testa con una mano e con l’altra i tentacoli, tirare fino a dividerlo in due parti.
Buttare le interiora che si trovano una parte attaccata ai tentacoli e l’altra all’interno della testa.
Infilare un dito nella testa dei calamaretti e togliere tutti i residui di interiora. Togliere l’osso del calamaro (gladio o penna) situato all’interno della testa.
Sciacquare sotto acqua corrente.
Togliere la pelle del calamaro partendo dalla base della testa verso la parte appuntita. Fare una piccola incisione alla base, e da lì partire per toglierla.
Sciacquare sotto acqua corrente.
Dai tentacoli, eliminare il becco.
Togliere gli occhi del calamaro con le forbici.
Sciacquare sotto acqua corrente.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, i tranci di branzino e tenere da parte.
Passare nel latte e poi nel semolino le triglie, i calamaretti ed i tranci di branzino.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Mettere a friggere i pesci in ogni loro parte,
Prelevarle dalla padella con un mestolo forato e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Depositare i pesci fritti su di un piatto di portata, cospargerli di sale fino.
In una pentola mettere 300cl di latte ed un po’ di acqua, aggiungere la testa di aglio pelata e sbollentare per 5 minuti, ripetere per altre 2 volte rinnovando il latte ed acqua, scolare.
Mettere nel bicchiere del frullatore, l’aglio scolato, le fave, il caprino, l’olio evo, pepe, sale, azionare il frullatore fino ad ottenere una salsa cremosa, metterla in salsiera e servire con il fritto.
Servire direttamente in tavola il piatto di portata preparato con i pesci e molluschi fritti ed a parte la salsa di fave in salsiera a disposizione dei commensali.
Nota
Mullus surmuletus Linnaeus, 1758, conosciuto comunemente come triglia di scoglio, è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia delle Mullidae.
La triglia di scoglio è diffusa nell’Atlantico orientale dalla Norvegia (è rara a nord della Manica) al Senegal, nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero.
Popola fondali rocciosi e anche sabbiosi o coperti da vegetali, ma nelle vicinanze comunque di substrati duri, sempre a basse profondità, i giovanili vivono in Mare aperto. La temperatura nei luoghi da essa popolati è intorno a 17-21 °C, non oltre ai 24-25 °C.
Gli adulti di Mullus surmuletus sono gregari e si muovono in branchetti, cercando continuamente il cibo sul fondo per mezzo dei barbigli.
Il periodo riproduttivo avviene tra aprile e agosto. Le femmine ed i maschi raggiungono la maturità sessuale a circa un anno dalla nascita, quando misurano all’incirca 14 cm.
La triglia di scoglio si ciba quando è giovane di piccoli crostacei planctonici;
da adulta si ciba di piccoli da adulta si ciba di organismi bentonici come molluschi, policheti, crostacei, echinodermi e anche piccoli pesci.
Pesce molto apprezzato per le sue carni pregiate, la triglia di scoglio è oggetto di pesca in tutto il Mediterraneo. Viene catturata sia con reti da posta che con reti a strascico. È spesso preda anche dei pescatori sportivi.
Per distinguere invece Mullus surmuletus da Mullus Barbutus si osservano essenzialmente due particolari: nella triglia di scoglio sono presenti alcune strisce scure sulla pinna dorsale anteriore, che invece sono assenti nella triglia di fango. Il secondo dettaglio riguarda le scaglie presenti sulle guance di tali pesci: sono due nella triglia di scoglio, mentre nella triglia di fango se ne contano tre.











