Funghi alla Romana

Share it on your social network:

Or you can just copy and share this url

Ingredients

Adjust Servings:
700gr Funghi Champignon
1 foglia alloro
8 gambi Prezzemolo
1 rametto Timo
1 Cipolle rosse piccola
1 spicchio Aglio
400gr Passata di pomodoro
2 cucchiai aceto bianco
8 cucchiai Olio Evo
qb Pepe
qb Sale

Nutritional information

2,1g
Proteine
30k
Calorie
1,1g
Grassi
3,1g
Carboidrati
0,6g
Zuccheri

Funghi alla Romana

Funghi alla Romana

Features:
  • Tradizionale

Funghi alla Romana:
In una padella antiaderente mettere a scaldare i restanti 4 cucchiai di olio evo.
Aggiungere la cipolla ed aglio tritati e far rosolare a fuoco moderato.
Versare l’aceto e far evaporare un po’.
Unire la passata di pomodoro, l’alloro, il prezzemolo, il timo, sale, pepe e cuocere per 25 minuti a fuoco basso ed a padella coperta, mescolare di tanto in tanto.
Eliminare prezzemolo, timo ed alloro, aggiungere i funghi e cuocere per 5 minuti mescolando.
Depositare i funghi con il loro sugo su di un piatto di portata.

  • 45
  • Serves 4
  • Easy

Ingredients

Directions

Share
Pubblicità
Pubblicità

Funghi alla Romana

I Funghi alla Romana sono un antipasto, anche vegetariano, gustoso ottimo da servire a pranzo od a cena con familiari ed amici.

Per i Funghi alla Romana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le gambe di prezzemolo, e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, la foglia di alloro e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il rametto di timo e tenere da parte.

Pelare l’aglio, tritarlo e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.

Pulire con carta assorbente da cucina i funghi, eliminare i gambi, pulire le teste con carta assorbente da cucina e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare 4 cucchiai di olio evo.

Aggiungere le teste dei funghi, farle rosolare in ogni loro parte, mescolare e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare i restanti 4 cucchiai di olio evo.

Aggiungere la cipolla ed aglio tritati e far rosolare a fuoco moderato.

Versare l’aceto e far evaporare un po’.

Unire la passata di pomodoro, l’alloro, il prezzemolo, il timo, sale, pepe e cuocere per 25 minuti a fuoco basso ed a padella coperta, mescolare di tanto in tanto.

Eliminare prezzemolo, timo ed alloro, aggiungere i funghi e cuocere per 5 minuti mescolando.

Depositare i funghi con il loro sugo su di un piatto di portata e far raffreddare.

Servire a tavola
direttamente su piatto di portata.

 

 

 

Nota

I Funghi alla Romana sono un antipasto tipico della tradizione culinaria Trasteverina.

I funghi commestibili, in senso comune sono in genere un’ampia gamma di specie di macromiceti. Molte sono commercialmente coltivate, ma altre devono essere raccolte in natura. Agaricus bisporus, venduto come fungo champignon (dal termine francese indicante genericamente i funghi macroscopici) è una specie comunemente mangiata, viene usato in insalate, minestre, e molti altri piatti. Molti funghi asiatici sono coltivati su scala commerciale e hanno via via aumentato la propria popolarità in Occidente. Spesso sono disponibili freschi in negozi e supermercati, tra cui funghi di muschio , funghi ostrica.

Ci sono molte più specie di funghi che vengono raccolti dal loro ambiente naturale per il consumo personale o per la vendita commerciale (prataioli, spugnole, finferli, tartufi, trombette, galletti e funghi porcini) e per tale motivo la domanda impone un prezzo elevato sul mercato. Essi sono spesso utilizzati nei piatti d’alta cucina e di cucina tipica.

Alcuni tipi di formaggi richiedono l’inoculazione di cagliata di latte con le specie fungine che conferiscono un sapore unico e la consistenza particolare del formaggio. Alcuni esempi sono il blu di formaggi come Stilton e Roquefort, che sono fatti per inoculazione con Penicillium roqueforti. I ceppi utilizzati nella produzione di formaggio non sono tossici e sono quindi sicuri per il consumo umano, tuttavia, micotossine come aflatossine, roquefortine C , patulina, o altre possono accumularsi a causa della crescita di altri funghi durante la stagionatura e la conservazione errata.

Molte specie di funghi sono velenose per l’uomo, con differenti gradi di tossicità, da complicazioni gastrointestinali più o meno lievi fino ad effetti più gravi come allucinazioni, gravi danni agli organi (ad esempio fegato o reni) e la morte.

I generi che comprendono le più note specie tossiche mortali sono Conocybe, Galerina, Lepiota, Gyromitra e Cortinarius, ma le specie più pericolose appartengono al genere Amanita, che comprende anche specie commestibili. Le specie Amanita verna, Amanita virosa e Amanita phalloides sono responsabili dei più frequenti avvelenamenti mortali da funghi. La Gyromitra esculenta è da alcuni considerata una prelibatezza quando è bollita, ma può esser molto tossica se mangiata cruda o poco cotta. Il  Tricholoma equestre è stato a lungo considerato commestibile, finché non è stato individuato come responsabile di rari episodi di avvelenamento: un consumo eccessivo di questo fungo ha causato in alcuni casi rabdomiolisi anche mortale.

L’Amanita muscaria è anche causa occasionale di avvelenamenti, anche a seguito di ingestione per l’uso come droga, per i suoi effetti allucinogeni dovuti a fenomeni tossici. Storicamente, questa specie è stata utilizzata da diversi popoli in Europa ed Asia per il suo utilizzo religioso o sciamanico. L’uso viene segnalato in alcuni gruppi etnici come il popolo Koryak del nord-est della Siberia. Poiché è difficile individuare con precisione un fungo sicuro, senza un’adeguata formazione e conoscenza, è spesso consigliato di assumere che un fungo selvatico sia velenoso e quindi non consumarlo. Esistono anche dei funghi allucinogeni che contengono psilocibina.

I funghi vanno comunque consumati, in genere e se non se ne è mai fatto un uso precedente, saltuariamente ed in modiche quantità in quanto spesso contengono carboidrati complessi e poco comuni negli altri alimenti, primo tra tutti, la chitina, che appesantiscono il lavoro dell’apparato digerente. La risposta dell’organismo a simili stimoli è spesso strettamente individuale, escludendo i casi di allergia ed intolleranza alimentare, la dotazione enzimatica dell’organismo umano atta a digerire queste molecole è estremamente variabile e personale.

Pubblicità
(Visited 97 times, 2 visits today)
Pubblicità
Pubblicità

luciano bambini
Fricco alla Friulana
previous
Frittata di Lampasciuni
Costolette di Maiale con Salsa al Rafano
next
Costolette di Maiale con Salsa al Rafano
Fricco alla Friulana
previous
Frittata di Lampasciuni
Costolette di Maiale con Salsa al Rafano
next
Costolette di Maiale con Salsa al Rafano

Add Your Comment

Translate »