Ingredienti
- 800gr Filetti di salmonepeso senza pelle
- 1 rametto Maggiorana
- 1 ciuffettino Prezzemolo
- 4 cucchiai Farina 00
- 40gr Burro
- 1/4 di bicchiere Vino bianco secco
- 2 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Hamburgers di Salmone
Gli Hamburgers di Salmone sono un secondo piatto gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per gli Hamburgers di Salmone disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di maggiorana, tritarle e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.
Togliere la pelle al filetto di salmone, lavare, asciugare con carta assorbente da cucina.
Metterlo nel bicchiere del frullatore, azionarlo al fine di ottenere un trito omogeneo.
Mettere in una ciotola il salmone tritato, che deve essere freschissimo, pepe, sale, e mescolare bene.
Dividere in 4 parti uguali e formare degli hamburger con la macchinetta apposita oppure formare 4 hamburger con le mani pressandoli bene e
passarli nella farina.Hamburgers di Salmone
In una padella antiaderente mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo.
Aggiungere gli hamburger e far rosolare velocemente da ambo le parti a fiamma vivace, girarli 1 sola volta.
Prelevarli dalla padella con un mestolo forato e disporle su di un piatto di portata.
Tenere sulla fiamma la padella con il fondo di cottura, aggiungere il vino bianco secco, il burro, 1 cucchiaio di prezzemolo, 1 cucchiaio di maggiorana, pepe, sale e farlo ridurre fino ad ottenere una salsina sciropposa.
Versare la salsina appena preparata sugli hamburger di salmone.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata.
Nota
Gli Hamburger di Salmone si accompagnano con patatine lesse o con insalata fresca.
I salmoni appartengono alla famiglia Salmonidae, unica rappresentante dell ‘ordine Salmoniformes, comprende numerose specie di pesci ossei d’acqua dolce e marina, tra cui le trote ed i salmoni. Questi pesci sono presenti in tutto l’emisfero boreale, nelle zone temperate e fredde e fino alle zone polari, sia nei mari che nei fiumi e laghi. Sono stati largamente introdotti in tutte le parti del mondo con caratteristiche climatiche idonee.
I salmonidi non sono sensibili alle basse temperature mentre le alte li possono uccidere, per questo nelle regioni meridionali d’Europa, Asia ed America settentrionale li ritroviamo solo nelle zone montane. Questi pesci sono anche molto sensibili alla carenza di ossigeno nell’acqua e, di conseguenza, all’inquinamento della stessa. I salmonidi rivestono un ruolo di primaria importanza nell’industria della pesca di molti paesi settentrionali, il salmone, ad esempio, è un importantissimo oggetto di pesca professionale in Scozia e Norvegia. Le carni di questi pesci sono ottime in tutte le specie. Un salmone adulto vive una decina d’anni, durante i quali raggiunge la lunghezza massima di un metro e mezzo e può arrivare a pesare anche 20kg. Il salmone nasce in acque dolci e migra verso il mare. Nell’arco della sua vita un salmone si riproduce 3 o 4 volte, dando origine a risalite lungo i fiumi. Durante il periodo riproduttivo non si nutre e se incontra un ostacolo dimostra una straordinaria tenacia nel tentativo di superarlo. Un salmone adulto può infatti compiere balzi di tre metri, che gli consentono di superare rapide e cascate, fino a giungere ai freddi corsi d’acqua montani. Arrivato in questi luoghi il salmone depone le sue uova, le feconda e tenta di riportarsi al mare. Il salmone si presta a tutti i regimi nutrizionali, ma deve essere gustato in porzioni calibrate dai soggetti in sovrappeso. Il salmone grazie al contenuto in omega 3, è utile nella terapia contro l’ipertrigliceridemia e l’ipertensione. Non contiene lattosio e glutine. Non è tollerato nelle diete vegetariane e vegane.
La porzione media per persona di salmone fresco è di circa 100-150gr (185-280 kcal). Il salmone si deve cucinare a temperature non troppo alte, perché i grassi omega 3 sono particolarmente sensibili al calore.











