Ingredienti
- 320gr Bresaola
- 4 Fichi freschi
- 4 Nocisolo gherigli
- 1 mazzetto Rucola
- 40gr Grana Parmigiano Reggianoin scaglie
- 3 cucchiai Olio Evo
- 1 cucchiaino Aceto Balsamico
- qb Sale
Direzione
Insalata di Fichi e Bresaola
L’Insalata di Fichi e Bresaola è un piatto molto versatile che si può gustare come antipasto, come secondo piatto, come contorno di rinforzo o come piatto unico, aumentando la dose individuale di ogni commensale a seconda della portata.
Per l’Insalata di Fichi e Bresaola
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, i fichi , tagliarli a spicchi e tenere da parte.
Spezzettare i gherigli di noce e tenere da parte.
Lavare, asciugare con centrifuga per insalata,
la rucola e tenere da parte.
In una ciotola preparare una emulsione con l’olio,
il sale e l’aceto.
In un piatto da portata disporre la bresaola,
la rucola, le noci spezzettate, le scaglie di grana e sopra i fichi tagliati a spicchi.
Cospargere il piatto con l’emulsione.
Servire con 50g di pane integrale o di segale, oppure con del pane arabo.
Servire in tavola su piatto di portata
Nota
L’ Insalata Fichi e Bresaola è un piatto nutriente, fresco e leggero ottimo da gustare d’estate, tempo di piatti freddi. L’ Insalata Fichi e Bresaola è un piatto freddo completo, veloce e facile da preparare ottimo da proporre per qualsiasi circostanza.
Tra i prodotti di carne salata, la bresaola rientra nella categoria di salumi crudi a pezzo intero non affumicati. Originaria della Valchiavenna (SO) (brisaola), in varie zone dell’Italia settentrionale vengono prodotti vari tipi di bresaola, che si distinguono per le carni utilizzate, che possono essere di bufalo, di cavallo, di manzo, di cervo o di maiale, nonché per la procedura impiegata per la produzione. La bresaola appare di norma come cilindro o parallelepipedo, più o meno regolare, avvolto dal budello di colore grigiastro, con o senza legatura. Al taglio la bresaola appare di colore rossastro, più o meno scuro o acceso a seconda delle carni impiegate, compatta, con scarse venature dovute ai depositi di grasso e al connettivo. Si consuma affettata, come antipasto o come secondo piatto.
La Bresaola della Valtellina viene prodotta a partire da carne bovina di razze Europee come la Charolaise e la Limousine o del Sud America come lo zebù. Il taglio più usato è la punta d’anca, ma vengono utilizzati anche i tagli anatomici della sottofesa e del magatello. Questo particolare tipo di bresaola è tutelato dallIndicazione Geografica Protetta. Dagli scarti di produzione, ovvero le carni più vicine all’osso, viene prodotta la slinzega.
In provincia di Asti ed in Veneto (in particolare in provincia di Padova) è tipicamente prodotta una bresaola di cavallo. Viene utilizzata la carne della coscia del cavallo, priva di nervi e grasso. La procedura di produzione prevede la salmistrazione, la speziatura e l’asciugatura in locali riscaldati, infine la stagionatura.
In provincia di Novara viene prodotta una bresaola utilizzando i tagli più pregiati della coscia e della spalla del cervo. La carne viene lasciata macerare in una salamoia a base di vino rosso. Una volta insaccata, l’asciugatura e la stagionatura concludono la produzione della bresaola di cervo.
Nella Val d’Ossola in Piemonte è prodotta una bresaola di manzo, conosciuta anche come “carne salata”. Per la sua produzione viene utilizzata la punta dell’anca e il magatello del bovino. La carne salata è conciata con spezie e aromi naturali: cannella, chiodi di garofano, aglio, rosmarino, alloro e facoltativamente ginepro. La pezzatura è variabile in dipendenza dei tagli di carne che sono lavorati. Si presenta compatta, consistente e di colore rosso intenso, con scarsissima infiltrazione di grasso.
La bresaola affumicata è una variante della bresaola di manzo prodotta in Valchiavenna (SO). Dopo l’insaccatura in budello naturale e la stagionatura, avviene l’affumicatura con legno di pino.