Ingredients
- 1 cespo Radicchio trevigiano
- 400gr Lenticchie
- 150gr Carotecarotine piccole
- 1 vasetto Cipollinegrigliate sotto olio
- 1 spicchio Aglio
- 1 foglia alloro
- 2 cucchiai Olio Evo
- 4 cucchiai Aceto di mele
- qb Sale
Directions
Insalata Trevisana e Lenticchie
La Insalata Trevisana e Lenticchie è un contorno anche vegetariano si può gustare in ogni occasione familiare.
Per l’Insalata Trevisana e Lenticchie disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Mettere le foglie di insalata nella centrifuga per verdure, lavarle cambiando almeno 3 volte l’acqua di lavatura, azionare la centrifuga per asciugarle, tagliarle a listarelle, mettere in una ciotola e tenere da parte.
Pelare le carotine, lavarle e tenere da parte.
Sgocciolare le cipolline grigliate dall’olio di conservazione e tenere da parte.
Sciacquare le lenticchie sotto acqua corrente, farle scolare e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare le lenticchie con la foglia di alloro per 40 minuti, se si usa la pentola a pressione calcolare 20 minuti dal fischio.
Scolarle e metterle nella ciotola con la trevisana.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare le
carotine per 20 minuti, se si usa la pentola a pressione calcolare 8 minuti dal fischio.
Scolarle e metterle nella ciotola con la trevisana e le lenticchie aggiungere le cipolline grigliate, l’olio evo e mescolare.
In un pentolino mettere l’aceto, aggiungere l’aglio, schiacciarlo con i rebbi di una forchetta, far prendere bollore a fiamma vivace e far evaporare fino a ridurre di 1/3.
Eliminare l’aglio, versare l’aceto caldo nella ciotola con le verdure e mescolare bene.
Servire in tavola direttamente nella ciotola preparata.
Nota
Se si vogliono accelerare i tempi di esecuzione della ricetta si possono acquistare le lenticchie già pronte in scatola.
Lens culinaris Medik. è una Pianta dicotiledone della famiglia delle Fabaceae (o Leguminose) detta lenticchia, coltivata sin dall’antichità. È una pianta annuale, i cui frutti sono dei legumi che contengono due semi rotondi appiattiti, commestibili, ricchi di proteine e ferro, noti come lenticchie con diverse varietà, particolarmente apprezzati in Europa, anche se la produzione mondiale non è elevata.
Rappresenta una delle prime specie domesticate: testimonianze archeologiche relative alla grotta di Franchthi in Grecia dimostrano che venisse mangiata tra il 13.000 e l’11.000 A.C. È stata una delle prime colture domesticate e il suo consumo viene attestato nell’episodio biblico di Esaù nella Genesi.
La lenticchia è una pianta annuale erbacea, alta da 20 cm a 70 cm. Gli steli sono dritti e ramificati.
La lenticchia è coltivata nel mondo intero, ma non cresce praticamente più allo stato selvatico
Svariate sono le cultivar di Lens culinaria in tutto il mondo. In Europa alcune cultivar sono state considerate prodotti tipici e dotate di denominazioni di origine
Solo le lenticchie a buccia spessa devono essere tenute in ammollo prima di essere cucinate. Il tempo di cottura varia a seconda della varietà, quindi da pochi minuti a 40 minuti. È bene aggiungere il sale solo a fine cottura.
Quella delle lenticchie viene ritenuta una delle più antiche coltivazioni dell’uomo, che si stava avvicinando all’agricoltura.
Secondo la tradizione, le lenticchie simboleggiano la prosperità e il denaro, in quanto hanno una forma che ricorda quella delle monete. Per tale motivo, in Italia durante il cenone di San Silvestro si mangiano le lenticchie (spesso come accompagnamento di zampone o cotechino), come simbolo di prosperità per l’anno nuovo.
Nella cultura ebraica le lenticchie, insieme alle uova, fanno parte delle cerimonie tradizionali del lutto perché la loro forma rotonda simboleggia il ciclo di vita dalla nascita alla morte.
In Etiopia le lenticchie stufate chiamate kik o kik wot accompagnano la focaccia injira, il piatto nazionale. Lenticchie a pasta gialla sono inoltre usate per fare uno stufato non piccante che è uno dei primi cibi solidi per lo svezzamento dei bambini.