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Medaglioni Panati alle Fave

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Ingredienti

Regolare le porzioni
900gr Filetto di vitello 6 medaglioni di vitello tagliati dal filetto o dalla noce da 150gr l'uno
150gr Fave
80gr Prosciutto crudo 1 sol fetta
3 Uova
30gr Farina 00
30gr Pangrattato
1 rametto Salvia
100gr Burro
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

9,4g
Proteine
480k
Calorie
51g
Grassi
1g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Medaglioni Panati alle Fave

Medaglioni Panati alle Fave

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Medaglioni Panati alle Fave:
Mettere ne bicchiere del mixer i dadini di prosciutto crudo, le fave ed azionare il mixer al fine di ottenere un composto omogeneo.
Spalmare il composto appena preparato su ogni medaglione sopra e sotto, passarli nella farina poi nelle uova ed infine nel pangrattato facendo in modo che aderisca bene ai medaglioni spalmati.
In una padella antiaderente mettere a scaldare il burro.
Aggiungere i medaglioni allineati e far rosolare da ambo le parti.
A doratura effettuata prelevarli dalla padella con un mestolo forato e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’unto in eccesso.
Disporre ordinatamente i medaglioni su di un piatto di portata e guarnire a piacere.

  • 40
  • Serves 6
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Medaglioni Panati alle Fave

I Medaglioni Panati alle Fave sono un secondo piatto gustoso e particolare, ideale da proporre a pranzo od a cena con familiari ed amici.

Per i Medaglioni Panati alle Fave disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

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Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di salvia e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a dadini il prosciutto crudo e tenere da parte.

In un piatto fondo mettere il pangrattato e tenere da parte.

In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.

In un piatto fondo sbattere con i rebbi di una forchetta le uova con 1 pizzico di sale e tenere da parte.

Sgranare le fave, lavarle sotto acqua corrente e scolarle.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a sbollentare le fave per 5 minuti, scolarle, pelarle e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, la carne.

Con un coltello ben affilato, togliere le parti grasse, se non l’avesse già fatto il macellaio, pepare e salare e tenere da parte.

Mettere ne bicchiere del mixer i dadini di prosciutto crudo, le fave ed azionare il mixer al fine di ottenere un composto omogeneo.

Spalmare il composto appena preparato su ogni medaglione sopra e sotto, passarli nella farina poi nelle uova ed infine nel pangrattato facendo in modo che aderisca bene ai medaglioni spalmati.

In una padella antiaderente mettere a scaldare il burro.

Aggiungere i medaglioni allineati e far rosolare da ambo le parti.

A doratura effettuata prelevarli dalla padella con un mestolo forato e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’unto in eccesso.

Disporre ordinatamente i medaglioni su di un piatto di portata e guarnire a piacere.

Servire in tavola direttamente su piatto di portata,

Nota

I Medaglioni Panati alle Fave si possono accompagnare con patatine al forno o con verdura fresca di stagione.

Vitello (dal latino vitellus, diminutivo di vitulus) è il nome del bovino maschio di età inferiore ai 12 mesi, di peso inferiore ai 250 kg.

Rispetto alle relative carni da cucina, si distinguono due tipi di vitello:

Vitello comune, bovino precocemente svezzato e alimentato con foraggi e mangimi

Vitello sanato (o semplicemente “sanato”), vitello maschio castrato alimentato fino al raggiungimento del peso indicato, esclusivamente con latte e, negli ultimi mesi prima della macellazione, latte addizionato con uova

Data la giovane età di macellazione del bovino, la carne di vitello è considerata “bianca”.

Con questa denominazione s’intendono i bovini macellati in età compresa tra i 12 e i 18 mesi. La carne di vitellone, considerata anch’essa “bianca”, contiene meno acqua di quella del più giovane vitello, con differenze che vanno dal 20% al 30% in meno.

Si tratta di carne meno tenera, ma più gustosa di quella del vitello.

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