Ingredienti
- 300gr Ceci
- 300gr Fagioli cannellini
- 100gr frumento chicchi
- 3 cucchiai Olio Evo
- 1 pizzico Bicarbonato di sodio
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Mesciua ai Ceci in Terracotta
La Mesciua ai Ceci in Terracotta è un primo piatto gustoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per la Mesciua ai Ceci in Terracotta disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In una ciotola con acqua tiepida mettere a rinvenire i ceci secchi, il frumento ed 1 pizzico di bicarbonato per 1 notte, scolarli e tenere da parte.
In una ciotola con acqua tiepida mettere a rinvenire i fagioli cannellini secchi per 1 notte, scolarli e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua fredda e leggermente salata, mettere a lessare i ceci ed il frumento per 60 minuti dal primo bollore.
In una pentola piena di acqua fredda e leggermente salata, mettere a lessare i fagioli cannellini per 60 minuti dal primo bollore.
Mettere, in una pentola di terracotta, con lo spargi-fiamma sotto, i ceci, il frumento, i fagioli cannellini tutti cotti, 1,750 cl di acqua di cottura dei legumi a cuocere a fiamma moderata per 20 minuti dal primo bollore.
Togliere la pentola dal fuoco e mescolare bene.
Servire in tavola a ciascun commensale su piatto individuale, il quale condirà il piatto con 1 filo di olio evo ed a piacere pepe.
Nota
La Mesciua ai Ceci in Terracotta è un piatto “povero” della tradizione culinaria Spezzina, nasce dall’uso di mescolare cereali e legumi raccolti sulle banchine del porto commerciale di La Spezia dalle mogli dei lavoratori che scaricavano le navi.
ll cece (Cicer arietinum) è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae.
I semi di questa pianta sono i ceci, legumi ampiamente usati nell’alimentazione umana che rappresentano un’ottima fonte proteica.
Il nome deriva dal latino cicer. È noto che il cognome di Cicerone discendeva da un suo antenato che aveva una caratteristica verruca a forma di cece sul naso.
L’epiteto specifibo “arietinum” si riferisce invece alla somiglianza che hanno i semi con il profilo della testa di un ariete.
È stata una delle prime colture domesticate; il cece coltivato deriva da forme selvatiche del genere Cicer, probabilmente da Cicer Reticolatum.
Le specie selvatiche si sono originate probabilmente in Turchia, mentre le prime testimonianze archeologiche della coltivazione del cece risalgono all’età del bronzo e sono state rinvenute in Iraq; i ceci si diffusero in tutto il mondo antico: antico Egitto, Grecia antica, Impero Romano.
Il cece è la terza leguminosa per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo; la coltivazione avviene principalmente in India e Australia.
In Italia la coltivazione non è molto diffusa a causa delle basse rese e della scarsa richiesta; viene consumato principalmente in Liguria e in Toscana, dove piatti tipici a base di ceci sono la Farinata e la Panissa, nelle regioni centrali come minestra e nelle regioni meridionali insieme con la pasta.
In Sicilia ne viene utilizzata la farina per produrre le Panelle, l’impasto a base di farina di ceci viene fritto nell’olio.
Questa pianta trova le sue condizioni ottimali in ambienti semiaridi, nei climi temperati viene seminato a fine inverno, data la sua scarsa resistenza al freddo, e raccolta durante l’estate.