Ingredienti
- 1kg Oratagià pulita
- 300gr Favepeso da già sgranate
- 50gr Pecorinograttugiato
- 6 cucchiai Olio Evo
- 4 foglie Menta
- 1 cucchiaio Curry
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Orata con Salsa di Fave al Curry
L’Orata con Salsa di Fave al Curry è un secondo piatto molto gustoso, semplice e veloce da preparare, ideale da servire in pranzi o cene, a base di pesce, con familiari ed amici.
Per l’Orata con Salsa di Fave al Curry disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare sotto acqua corrente, asciugare con carta assorbente da cucina, l’orata già pulita e tenere da parte.
Se il pesce non fosse già pulito, togliere le pinne, le interiora, accorciare la coda, squamarlo con l’apposito attrezzo, lavarlo sotto acqua corrente, asciugarlo con carta assorbente da cucina, con un coltello ben affilato praticare sul dorso qualche incisione in modo da agevolare la cottura e tenere da parte.
Preparare la salsa di fave:
Sgranare le fave, lavarle sotto acqua corrente.
Mettere le fave in una pentola con acqua bollente e sbollentare per 2 minuti a fiamma moderata.
Scolarle, pelarle, metterle nel bicchiere del frullatore con 4 cucchiai di olio evo, il pecorino grattugiato, 3 foglie di menta, sale, 1 cucchiaio di curry, 1 bicchiere di acqua ed azionare il frullatore al fine di ottenere una salsa omogenea e densa e tenere da parte.
Disporre l’orata su di un foglio di carta da forno, cospargerla da ambo le parti e nella pancia con pepe e sale e con 2 cucchiai di olio evo.
Infornare a forno caldo a 200°C per 20 minuti, sfornare e disporre l’orata su di un piatto di portata.
Pulire l’orata, sfilettarla, eliminare testa, pelle, coda, tutte le lische, ricavare i filetti.
Depositare i filetti di orata divisi in 4 parti su di un piatto di portata contornati con la salsa di fave al curry.
Servire in tavola nella direttamente su piatto di portata.
Nota
L’orata (Sparus aurata ) è un pesce osseo di mare e di acque salmastre, appartenente alla famiglia delle Sparidae.
Il nome deriva dalla caratteristica striscia di color oro che il pesce mostra fra gli occhi.
L’orata è presente in tutto il Mediterraneoe nell’Atlantico orientale, dall’estremo sud delle isole Britanniche a Capo Verde. È un pesce strettamente costiero e vive tra i 5 e i 150 m dalla costa; frequenta sia fondali duri che sabbiosi, è particolarmente diffusa al confine fra i due substrati. Normalmente conduce una vita solitaria o a piccoli gruppi. È una specie molto eurialina, tanto che si può frequentemente rinvenire in lagune ed estuari, ma è estremamente sensibile alle basse temperature. È molto comune nei mari italiani.
Le orate sono ermafrodite proterandriche: la maggior parte degli individui subiscono l’inversione sessuale all’età di 2 anni (33–40 cm di lunghezza). La riproduzione (con più cicli di ovodeposizione) avviene tra ottobre e dicembre. L’alimentazione in natura consiste prevalentemente di molluschi e crostacei di cui sminuzza il guscio con le forti mascelle
L’orata è oggetto di pesca sportiva e commerciale su tutte le coste mediterranee. In crescita è l’allevamento in acquacoltura, importante voce dell’economia di molte località costiere lungo tutta la costa europea mediterranea. In Italia particolarmente rinomato è l’allevamento (in vasca a terra come in gabbie in mare) nelle lagune adriatiche e lungo le coste toscane soprattutto nella Laguna di Orbetello e nella zona di Capalbio ed Ansedonia.
Le orate pescate presentano carni più magre di quelle d’allevamento (dovuto alla minor possibilità di muoversi e alla maggior quantità disponibile di cibo di queste ultime); segnalato anche un maggior contenuto di acidi grassi essenziali.
È un pesce dalle carni molto pregiate, prive o quasi di lische, è paragonabile al branzino. Può essere cotto intero al forno, al sale, farcito, alla griglia o in court-bouillon, ma può anche essere sfilettato e cotto a filetti.