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Pappardelle con Crema di Piselli

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Ingredienti

Regolare le porzioni
400gr Farina 00 per la pasta
4 Tuorli per la pasta
1 cucchiaio Olio Evo per la pasta
1 pizzico Sale per la pasta
300gr Piselli già sgranati
100gr Fave già sgranate
80gr Prosciutto crudo 1 sol fetta
80gr Emmental
50gr Burro
0,75 litri Brodo vegetale vedi nota
2 rametti Menta
qb Sale

informazioni Nutrizionali

2,9g
Proteine
136k
Calorie
1g
Grassi
29g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Pappardelle con Crema di Piselli

Pappardelle con Crema di Piselli

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Pappardelle con Crema di Piselli:
Preparare la crema di piselli:
in una pentola con 0,75 litri di brodo vegetale mettere a lessare i piselli per 20 minuti.
Prelevare i piselli cotti con un mestolo forato e metterli nel bicchiere del frullatore, e poco per volta, il brodo dei piselli necessario al fine di ottenere una crema fluida ed omogenea.
Versare la crema in una zuppiera.
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare 20gr di burro.
Aggiungere il prosciutto crudo a dadini e far rosolare mescolando e tenere da parte.
Mettere le Pappardelle a cuocere in una pentola con acqua bollente salata e cuocere per 5 minuti circa dalla ripresa del bollore, dipende dallo spessore della pasta.
Scolarle al dente versarle nella zuppiera con la crema di piselli, unire le fave, il restante burro, l’emmental tritato e le foglie di menta, mescolare bene.

  • 60
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Pappardelle con Crema di Piselli

Le Pappardelle con Crema di Piselli sono un primo piatto gustoso e succulento, ideali per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.

Per le Pappardelle con Crema di Piselli disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

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In una pentola con 0,75 litri di acqua leggermente salata ed un cucchiaino di

dado vegetale, vedi nota, far raggiungere l’ebollizione e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina le foglie di menta e tenere da parte.

Sgranare i piselli, lavarli sotto acqua corrente, scolarli e tenere da parte.

Sgranare le fave, lavarle sotto acqua corrente, scolarle e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a dadini il prosciutto crudo e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tritare grossolanamente l’emmental e tenere da parte.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare le fave per 10 minuti, scolarle e tenere da parte.

Preparare le pappardelle:

Setacciare con cura la farina sulla spianatoia, formare la fontana, mettere al centro le uova, l’olio e un pizzico di sale.

Sbattere con una forchetta le uova.

Incorporare la farina con la punta delle dita, partendo dai bordi della fontana.

Lavorare con le mani il composto per 10 minuti, amalgamando bene gli ingredienti e avendo cura di cospargere di tanto in tanto la spianatoia con un poco di farina.

Aggiungere, se fosse il caso, acqua calda.

Continuare in questo modo fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo, quando nella pasta iniziano a vedersi delle bollicine, raccoglierla formando una palla.

Lasciarla riposare in una ciotola per 30 minuti.

Altro modo: mettere gli ingredienti nella impastatrice con gancio o con l’impastatore a fruste ritorte e lavorarli fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, aggiungere acqua calda alla bisogna, velocità 4 per 10 minuti, eventualmente terminare la lavorazione a mano.

Lasciarla riposare in una ciotola per 30 minuti.

Tirare la sfoglia a mano, con il mattarello, o con la macchinetta a manovella o elettrica. (Ampia o Imperia)

Nel primo caso la sfoglia va lavorata ancora con le mani per alcuni minuti e poi appiattita con il mattarello allargandola fino a formare un grande disco di spessore sottile ed omogeneo.

Si lascia riposare per 10 minuti coperta da un telo.

Con la macchina per tirare la pasta Ampia o Imperia

Passare l’impasto 10 volte    sul     N°       1

“              “   1      “        “       “         3

“              “   1      “        “       “         5 o 6

Per pappardelle, tagliatelle, tagliolini, fettuccine passare i fogli di pasta sottile nelle apposite trafile site sulla macchina Imperia o Ampia.

Montare sulla macchina l’accessorio per pappardelle, passare le strisce di pasta ricavate e depositare le pappardelle fuoriuscite sulla spianatoia un po’ infarinata, sparigliarle in modo che non si attacchino le une con le altre.

Misura delle pappardelle larghezza 2cm lunghezza da 15 a 20cm.

Preparare la crema di piselli:

in una pentola con 0,75 litri di brodo vegetale mettere a lessare i piselli per 20 minuti.

Prelevare i piselli cotti con un mestolo forato e metterli nel bicchiere del frullatore, e poco per volta, il brodo dei piselli necessario al fine di ottenere una crema fluida ed omogenea.

Versare la crema in una zuppiera.

In una padella antiaderente mettere a sfrigolare 20gr di burro.

Aggiungere il prosciutto crudo a dadini e far rosolare mescolando e tenere da parte.

Mettere le Pappardelle a cuocere in una pentola con acqua bollente salata e cuocere per 5 minuti circa dalla ripresa del bollore, dipende dallo spessore della pasta.

Scolarle al dente versarle nella zuppiera con la crema di piselli, unire le fave, il restante burro, l’emmental tritato e le foglie di menta, mescolare bene.

Servire in tavola direttamente nella zuppiera.

Nota

DADO VEGETALE

Ingredienti: 250gr sale grosso – 300gr carote – 200gr sedano – 2 cipolle grandi (o 1 cipolla+ ½ porro) – 2 spicchi d’aglio – 10 foglie di salvia – 1 rametto rosmarino – 1 mazzetto prezzemolo – 4 vasetti Bormioli da 250gr –

Ricoprire col sale grosso il fondo di una pentola in acciaio a fondo spesso e disporre sopra le verdure mondate, lavate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per 1 ora.

Cotte le verdure, frullarle, con minipimer ad immersione, con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.

A questo punto si possono intraprendere 2 vie:

una prevede la trasformazione del composto in “dado granulare” l’altra detta ”fase umida” prevede  che dopo aver frullato tutto si invasi, si chiudano ermeticamente i vasetti e si capovolgano per  fare il sottovuoto.

I vasetti si possono mettere in frigorifero o in luogo fresco ed asciutto, durano più di un anno.

Le dosi di riferimento sono: 1 cucchiaino equivale ad 1 dado industriale.

Con il dado preparato può essere utilizzato per tutte le preparazioni in cui è richiesto l’uso di dado o brodo vegetale.

Per le Pappardelle con Crema di Piselli, se si vogliono accelerare i tempi, si possono acquistare quelle secche al supermercato, ma per la cottura seguire le istruzioni riportate sulla confezione dal produttore.

Non sono la stessa cosa di quelle fatte in casa ma sono buone comunque.

Il pisello (Pisum sativum) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Fabaceae , originaria dell’area mediterranea e orientale.

La pianta è coltivata per i suoi semi, consumata come alimento o utilizzata come alimento per il bestiame. Il termine designa anche il seme della pianta, ricco di amidi e proteine (dal 16 al 40%).

Il pisello è coltivato dall’era neolitica e ha accompagnato i cereali nelle origini della agricoltura nel vicino Oriente. Nell’Antichità e nel Medioevo è stato un alimento base in Europa e nel Mediterraneo. Ai nostri giorni, la sua coltura è praticata nei cinque continenti, particolarmente nelle regioni a clima temperato.

Dopo il XVII secolo, il pisello è divenuto un legume fresco popolare, la cui consumazione durante tutto l’anno è favorita dalle tecniche di conservazione e di surgelazione.

Verso la fine del XIV secolo, alla corte dei Medici fu selezionata una varietà nana da consumare fresca, i cosiddetti “piselli novelli”. Nel 1533, quando Caterina dei Medici sposò Enrico II di Francia, i piselli novelli furono introdotti in Francia. La novità gastronomica ebbe un notevole successo e fu ribattezzata “petit pois”, nome che è arrivato sino ai nostri giorni. La popolarità dei “petits pois” raggiunse l’acme sotto il regno di Luigi XIV, divenendo oggetto di una vera e propria moda gastronomica.

Nel corso del XX secolo, nei paesi occidentali (Europa, America del Nord), grazie alle tecniche di coltivazione intensiva e di raccolta meccanizzata, si assiste alla industrializzazione della produzione dei piselli, ulteriormente stimolata dallo sviluppo della industria conserviera e della surgelazione.

il pisello coltivato è una pianta di clima temperato fresco e relativamente umido. La temperatura media ottimale di crescita si situa tra 15 e 19 °C.

Oltre i 27 °C, lo sviluppo vegetativo e la impollinazione rischiano di essere compromessi.

i piselli secchi, cioè i semi raccolti a maturità, costituiscono un legume secco, e sono utilizzati anche per gli animali domestici, sia come grani interi (volatili) sia sotto forma di farina (suini e bovini); rappresentano inoltre una importante materia prima per l’industria di trasformazione (amidi, estratti proteici)

i piselli freschi, sia sotto forma di semi immaturi sia di baccelli interi ugualmente immaturi, sono un legume fresco i giovani germogli foliari sono anch’essi usati nell’alimentazione umana, particolarmente in Asia, così come i semi germogliati la pianta nel suo insieme, sia fresca sia essiccata, è utilizzata come foraggio per i ruminanti.

Nell’alimentazione umana i piselli orticoli si utilizzano sia freschi, sia secchi.
I piselli freschi, noti come «piselli novelli» (o «petit pois» in francese) possono essere consumati subito dopo la raccolta ovvero essere conservati o surgelati; alcune varietà, le cosiddette «mangiatutto», si consumano con tutto il baccello.

Secondo il Codex Alimentarius i piselli conservati e surgelati possono essere distinti, in base al calibro, in 3-5 classi, da extra-fini a medi. I calibri più piccoli sono molto ricercati per le conserve, mentre la surgelazione privilegia i calibri maggiori.

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