Ingredienti
- 750gr Petto di anatra
- 1 cucchiaio Aceto Balsamico
- 300gr Asparagi
- 2 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
Direzione
Petto di Anatra con Aceto Balsamico
Il Petto di Anatra con Aceto Balsamico è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per il Petto di Anatra con Aceto Balsamico disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pareggiare gli asparagi tagliare tutta la parte bianca, tenere solo la parte verde.
Metterle in una pentola con acqua bollente salata e cuocerle per 15 minuti.
Sgocciolare gli asparagi, frullarli, tenendo da parte qualche punta che servirà per guarnizione e tenere da parte.
Lavare il petto di anatra, asciugarlo con carta assorbente da cucina, batterlo leggermente con il pesta-carne per rompere le fibre.
In una teglia da forno mettere il petto di anatra con la pelle a contatto con la teglia ed irrorarlo con l’olio evo.
Infornare a forno caldo a 200°C per 15 minuti.
Trascorso il tempo irrorare il petto con l’aceto balsamico e continuare la cottura in forno per altri 10 minuti.
Sfornare e far riposare il petto per 5 minuti poi affettarlo.
Su di un piatto di portata distribuire il frullato di asparagi, disporre ordinatamente sul piatto di portata le fette di petto di anatra, contornate con le punte di asparagi,
Servire in tavola direttamente sul piatto di portata preparato.
Nota
Anatra (o anitra, dal latino anas) è il nome comune di un importante numero di uccelli anseriformi, generalmente migratori appartenenti alla famiglia degli Anatidi. Si tratta di una definizione priva di valore sistematico, in quanto raggruppa specie appartenenti a svariati generi e sottofamiglie diverse; in linea generale il termine “anatra” si applica alle specie di Anseriformi di dimensioni inferiori e con spiccato dimorfismo sessuale, in contrapposizione ad oca, che definisce al contrario specie di grande mole e prive di dimorfismo. Le anatre hanno abitudini diverse a seconda della specie, ma sono, assai più delle oche, legate all’acqua; tutte le specie sono infatti ottime nuotatrici. Gli ambienti più frequentati dalle anatre sono gli stagni e i laghi, ma possono trovarsi anche lungo le coste marine, i piccoli corsi d’acqua o addirittura le fontane e i laghetti artificiali dei parchi urbani. Alcune specie sono allevate nei giardini quali uccelli ornamentali, in virtù della colorazione variopinta, soprattutto dei maschi. Le specie più spiccatamente acquatiche non hanno un buon coordinamento dei movimenti sulla terraferma; altre si trovano invece a proprio agio in entrambi gli ambienti. L’anatra non è una specie monofiletica. La maggior parte delle razze derivano infatti dal germano reale, ma esistono varietà che discendono invece dall’anatra muta; molti incroci industriali utilizzati per la produzione di carne e di foie grass sono incroci sterili tra le due specie precedenti. La carne di anatra è molto apprezzata come alimento e il volatile è soggetto ad allevamento a scopo culinario. Particolarmente apprezzata in Francia, è famosa la cottura di ali, cosce e petto d’anatra nel grasso del volatile stesso, piatto noto come “confit de canard”, così com’è nota la preparazione culinaria del petto di anatra, il ” magret”. Per molto tempo si è creduto che il verso dell’anatra non producesse l’eco. Tale fatto è stato smentito da studi specifici che hanno dimostrato che il verso produce un’eco come qualunque altro suono, ma che tale eco è solitamente difficile da rilevare a causa delle sue peculiarità timbriche. L’anatra, per tenersi le uniche parti del corpo scoperte (becco e zampe) al caldo, le inserisce sotto l’ala.











