Ingredients
- 1kg Polipetti
- 1 spicchio Aglio
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- 100gr Olive neresnocciolate
- 2 bicchieri Vino bianco secco
- 2 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
Directions
Polipetti al Vino ed Olive
I Polipetti al Vino ed Olive sono un secondo piatto gustoso, ottimo da servire per un pranzo od una cena con familiari ed amici.
Per i Polipetti al Vino ed Olive disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
Sgocciolare le olive dal liquido di conservazione, tritarle e tenere da parte.
Per pulire bene i polipetti staccare con le dita la pellicola che ricopre la sacca che contiene le interiora, per agevolare l’operazione immergere i polipi per alcuni minuti in acqua salata, eliminare le budella e risciacquare poi abbondantemente sotto l’acqua corrente.
Depositarli sul piano di lavoro capovolgerli per individuare il becco, si trova nel lembo di carne che unisce i tentacoli, incidere con un coltello ben affilato e far pressione con le dita in modo da far fuoriuscire il becco.
Rigirare ancora i polpi e tagliare con le forbici gli occhi ed eliminarli.
Battere leggermente la polpa dei polpi con un batticarne, in modo da ammorbidirli.
Risciacquare sotto acqua corrente mettere i polpi su di un panno asciutto a scolare e tenere da parte.
Mettere, in una pentola di terracotta, con lo spargi-fiamma sotto, l’olio evo a scaldare a fiamma moderata.
Aggiungere l’aglio, il prezzemolo, le olive nere tutti tritati e far rosolare.
Unire i polipetti puliti, mescolare.
Mettere il suo coperchio di terracotta sulla pentola e cuocere per 50 minuti a fiamma bassa.
5 minuti prima di termine cottura versare il vino, salare e mescolare.
Servire in tavola direttamente nella pentola di terracotta.
Nota
Per accelerare i tempi di esecuzione della ricetta si possono utilizzare i polipetti surgelati, farli scongelare e seguire la ricetta.
I Polipetti al Vino ed Olive si possono servire come contorno con patate lesse a pezzi o con polenta.
Il polpo ed il polipo sono due animali distinti che troppo spesso vengo confusi. I polipi (dal greco πολύς, polýs, “molto” e πούς, poùs, “piede”, quindi “dai molti piedi”), sono animali appartenenti al phylum degli Cnidaria, il polpo è un cefalopode del phylum Mollusca.
Il polpo comune (Octopus vulgaris ) o piovra è un cefalopode della famiglia Octopodidae. Viene chiamato anche pòlipo nell’uso comune, ma non deve essere confuso con il polipo che invece è ad esempio l’animale (appartenente agli Cnidari) che dà origine al corallo.
Il polpo è un mollusco cefalopode molto diffuso nei bassi fondali, non oltre i 200 metri. Preferisce i substrati aspri, rocciosi, perché ricchi di nascondigli, fessure e piccole caverne in cui nascondersi: l’assenza di endo – ed esoscheletro gli permette di prendere qualsiasi forma, e di passare attraverso cunicoli molto stretti. Presente in tutti i mari e gli oceani, è molto diffuso anche nel Mar Mediterraneo. Nel Mediterraneo viene pescato principalmente in due diversi periodi dell’anno: da settembre a dicembre (in buone quantità, seppur ancora di piccola taglia) e da maggio a luglio (periodo nel quale è di taglia più grossa). Il polpo è un mollusco molto ambito nella pesca di professione, ma anche sportiva. Le tecniche di pesca sono tradizionali e consistono nell’utilizzo di un’esca chiamata polpara che talvolta viene utilizzata insieme a granchi e pesci. Talvolta il polpo fresco viene preparato con la tecnica dell’arricciatura direttamente sugli scogli o in macchine apposite che ne consentono la degustazione a crudo. Il polpo arricciato si presenta con i tentacoli a forma di “boccoli”, le ventose dilatate ed ha una caratteristica consistenza “croccante”. Per le sue carni gustose è utilizzato nelle cucine di molti paesi. Viene consumato principalmente bollito e successivamente condito in molteplici modi, ma anche arrostito, fritto ed in tegame.