Ingredients
- 400gr Carne trita maiale
- 4 Uova
- 30gr Farina 00
- 40gr Pangrattato
- 1 cucchiaio Olio Evo
- 8 fette Pancetta affumicata
- 1 Carote
- 1 gamba Sedano
- 1/2 litro olio arachidi
- qb Pepe
- qb Sale
Directions
Polpette di Maiale
Le Polpette di Maiale sono un secondo piatto gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per le Polpette di Maiale disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere il pangrattato e tenere da parte.
In un piatto fondo sbattere con i rebbi di una forchetta le uova con 1 pizzico di sale e tenere da parte.
Pelare la carota, lavarla, tritarla e tenere da parte.
Lavare il sedano, pestarlo con la lama di un coltello, tritarlo e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere la carota ed il sedano tritati e farli saltare a fiamma moderata per 5 minuti mescolando.
Mettere in una ciotola la carne trita, la carota ed il sedano saltati in padella, pepe, sale ed amalgamare bene il tutto al fine di ottenere un composto omogeneo.
Modellare il composto a salame, avvolgerlo in una pellicola par alimenti, ben stretto e riporlo in frigorifero per 120 minuti.
Tagliale il salame di trita in fette di uguale spessore.
Passarle per 2 volte prima nella farina poi nelle uova ed infine nel pangrattato, doppia impanatura.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Immergere le polpette nell’olio bollente.
Friggerle in ogni loro parte, girandole ogni tanto fino a doratura completa.
Prelevarle dalla padella con un mestolo forato e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
In una padella antiaderente mettere le fette di pancetta affumicata e farle scaldare fino a renderle croccanti.
Mettere le polpette su di un piatto di portata a corona e al centro disporre le fette di pancetta affumicata croccanti.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata
Nota
Le Polpette di Maiale servirle con contorno con insalata fresca di stagione.
Il maiale (Sus scrofa domesticus), chiamato anche suino o porco, è un suide addomesticato appartenente ai mammiferi dell’ordine artidattili suiformi. Il maschio fertile si chiama verro, la femmina scrofa e i cuccioli lattonzoli; questi ultimi, in particolare, a loro volta si definiscono verretti se maschi o scrofette se femmine.
Si tratta di uno tra gli animali da macello più diffusi e più utilizzati dall’uomo, anche in ragione dell’ampia gamma di sottoprodotti derivati, che vanno da articolatissime specifiche lavorazioni delle sue carni allo sfruttamento delle setole (da qui il detto “del maiale non si butta via niente”). Il maiale domestico appartiene alla stessa specie del cinghiale e può riprodursi con esso.
Il termine maiale deriva dal latino majalem (“porco castrato”), così chiamato poiché era spesso utilizzato come sacrificio a Maia, madre di Mercurio.
L’allevamento del maiale pare antichissimo, e raffigurazioni di suoi presumibili progenitori sono anche nei graffiti della grotta di Altamira (ca. 40.000 a.C.). Intorno al 5.000 a.C. si suppone che sia avvenuta la domesticazione, in Cina, e tracce di poco più recenti se ne hanno anche in Mesopotamia.
Il maiale è sempre stato di vitale importanza nel sistema alimentare dell’uomo e la sua copiosa produzione lo ha reso di generale popolarità. Molte delle caratteristiche morfologiche o comportamentali del maiale sono anzi entrate nella fraseologia comune presso quasi tutte le culture (per lo più in senso spregiativo o offensivo, sino alla blasfemia).
Le caratteristiche nutrizionali della carne di maiale, ricca di grassi, sono forse all’origine di taluni precetti di alcune religioni (particolarmente di alcune originate in aree calde del Pianeta) che vietano di cibarsene o ne limitano l’assunzione.
L’utilizzo del maiale in cucina è sempre stato il principale e spesso unico scopo del suo allevamento. La sua carne viene utilizzata in svariati modi culinari, cotta con tecniche simili a quelle della carne bovina, oppure utilizzata per farne salumi di vario genere o per utilizzarne il solo grasso, a seconda del taglio. Si usano in cucina anche alcune frattaglie, fra cui il cervello, il fegato, il sangue (come, ad esempio, nel migliaccio pistoiese) e addirittura i piedi. Le varie forme culinarie di utilizzo possono variare da paese a paese e, all’interno dello stesso, da regione a regione. Nemmeno il grasso distribuito nella parte interna del maiale viene sprecato: si tratta della sugna, che viene fusa e poi utilizzata in vari modi, tra i quali la ricopertura della parte magra del prosciutto nella fase di stagionatura di quest’ultimo. In Italia la cottura delle carni avviene quasi sempre in padella o sulla griglia, mediante frittura o a fuoco lento nella preparazione di arrosti e brasati. Nei paesi nordici quali Germania e Austria parti delle carni di maiale idonee vengono anche servite bollite.