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Polpette di Platessa

Le Polpette di Platessa sono un secondo piatto gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.

Per le Polpette di Platessa disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

In una ciotola mettere le fette di pancarrè, il latte e far ammorbidire, strizzarlo, tritarlo e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

Sgocciolare i filetti di acciuga dall’olio di conservazione, tritarle e tenere da parte.

In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, i filetti di platessa, se fossero surgelati farli scongelare a temperatura ambiente, tritarli e tenere da parte.

In una ciotola mettere i filetti di platessa tritati, il pancarrè tritato, il prezzemolo tritato, le acciughe tritate, il parmigiano, le uova, il burro, pepe, sale ed amalgamare bene il tutto al fine di ottenere un composto sodo ed omogeneo.

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi con lo spicchio di aglio.

Prendere con 1 cucchiaio un po’ di composto di platessa e con le mani formare delle palline della grandezza di una prugna, infarinarle e metterle nell’olio bollente un po’ per volta.

Friggerle in ogni loro parte, girandole ogni tanto fino a doratura completa.

Prelevarle dalla padella con un mestolo forato e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.

Mettere le polpette su di un piatto di portata.

Servire in tavola su piatto di portata.

Nota

Le Polpette di Platessa si accompagnano con patatine fritte o con verdura fresca di stagione.

La platessa, Pleuronectes platessa, conosciuta anche come passera di mare (Regolamento (UE) 2016/1679), è un pesce d’acqua salata, appartenente alla famiglia Pleuronectidae.

Tale specie è diffusa nell’Atlantico orientale (dalla Groenlandia fino al Marocco), nel Mar Baltico e nel Mar Bianco. È rara nel Mediterraneo. Abita fondali sabbiosi, dove può mimetizzarsi. Gli esemplari giovani vivono in prossimità della riva, mentre gli adulti si spingono più in profondità.

Il corpo ha forma romboidale, molto schiacciato ai fianchi, con pinne dorsale e anale simmetriche e opposte, rette da spessi raggi. La pinna caudale è a delta, piuttosto robusta. La platessa è un pesce adattato a vivere sdraiato sul fianco sinistro, pertanto l’evoluzione ha portato ad avere entrambi gli occhi sul lato destro e una livrea mimetica, mentre il lato sinistro presenta una colorazione biancastra a volte macchiata di nero e una pinna pettorale di piccole dimensioni.

Il periodo riproduttivo è nei mesi freddi (da novembre a giugno, secondo le zone geografiche), quando la temperatura dell’acqua è di circa 6 °C. Il numero delle uova deposte varia in base al peso della femmina (50.000 – 500.000).

La platessa si nutre di stelle marine, anfipodi, gasteropodi, bivalvi, crostacei e policheti.

Questa specie è predata da molti animali, quali delfini, foche, meduse nonché squali, rane pescatrici e altri pesci.

La platessa è oggetto di un’ambita pesca intensiva da parte dell’uomo, che trova le sue carni leggere, delicate e meno costose di quelle della sogliola.