Ingredienti
- 500gr Favesgusciate
- 4 Gamberi
- 1 ciuffettino Menta
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Purè di Fave e Gamberi
Il Purè di Fave e Gamberi è un antipasto semplice gustoso e saporito ideale per iniziare un pranzo od una cena, a base di pesce, in famiglia o con amici o per un buffet.
Per il Purè di Fave e Gamberi disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di menta, tritarle finemente e tenere da parte.
Lavare sotto acqua corrente le fave sgusciate, scolarle e tenere da parte.
Sciacquare bene i gamberi ed asciugarli con carta assorbente da cucina.
I crostacei devono essere sciacquati a lungo con acqua fredda, affinché vengano eliminate le possibili sostanze che vengono utilizzate per la loro conservazione.
Lavare i gamberetti con acqua e aceto e lasciarli a bagno per qualche minuto. Questa procedura si può utilizzare sia per i crostacei surgelati sia per quelli freschi in quanto toglie i residui di ammoniaca che viene usata per il mantenimento del crostaceo.
Queste accortezze sono sufficienti come misure igieniche.
Incidere la corazza dei gamberetti con un coltello ben affilato.
Togliere la corazza ed il filino nero sul dorso.
Risciacquare ancora sotto acqua corrente trasferire i gamberi su di un panno asciutto a scolare e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 1 cucchiaio di olio evo.
Aggiungere i gamberi puliti, pepe, sale e rosolarli a fiamma moderata mescolando.
Togliere da fuoco e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare
Le fave per 15 minuti a fiamma moderata.
Scolarle, metterle nel bicchiere del mixer, ridurle in purea, mettere il purè di fave in una ciotola e condirlo con 2 cucchiai di olio evo, pepe, sale e la menta tritata finemente.
Mettere il purè di fave in 4 ciotoline da antipasto e disporre sopra ogni ciotolina 1 gambero.
Servire in tavola direttamente nelle ciotoline preparate.
Nota
Il nome volgare“gambero” identifica varie specie di crostacei acquatici appartenenti all’ordine dei Decapodi e marginalmente agli ordini degli Euphausiacea (Krill), degli Stomatopoda (cannocchie), dei Mysida e degli Amphipoda.
Il termine generico “gambero” viene utilizzato per indicare sia le specie marine sia quelle d’acqua dolce (p.es. famiglia Astacidae).
Il corpo dei gamberi è suddiviso in tre parti: capo, torace e addome.
Il capo presenta l’antenna, l’antennula, due mascelle e una mandibola.
Nel torace sono presenti cinque appendici ambulacrali più tre paia di appendici modificate a massillipedi. Tre paia di questi, muniti di chele, sono utilizzati per il nutrimento. Infine nell’addome sono presenti sei paia di appendici che non hanno funzione ambulacrale, ma rappresentano invece appendici atte al movimento dell’acqua in avanti. In questo modo l’acqua viene spinta in avanti e fatta filtrare nelle branchie che si trovano su una parte delle appendici biramose del torace.
Conducono un’esistenza prevalentemente notturna.
Cacciano con l’ausilio delle appendici frontali (le chele) e individuano la preda grazie alle antenne che percepiscono le vibrazioni e forniscono un’identificazione della preda.