Ingredients
- 500gr Radicchio trevigiano
- 150gr Pancetta
- 2 cucchiai Olio Evo
- 1 cucchiaino Aceto Balsamico
- qb Sale
Directions
Radicchio alla Modenese
Il Radicchio alla Modenese è un contorno gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per il Radicchio alla Modenese disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Sul piano di lavoro tagliare a listarelle la pancetta e tenere da parte.
Sfogliare il radicchio, lavare le foglie sotto acqua corrente, sgocciolarle nella centrifuga per insalata e metterle in una insalatiera.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo
Aggiungere le listarelle di pancetta e far rosolare a fiamma bassa.
Togliere da fuoco ed unire l’aceto balsamico, sale e mescolare.
Versare sulle foglie di radicchio la pancetta rosolata evo e mescolare delicatamente.
Servire in tavola direttamente nella insalatiera preparata.
Nota
Il Radicchio alla Modenese si può accompagnare ad un secondo piatto freddo estivo.
Il Radicchio rosso di Treviso è un prodotto ortofrutticolo italiano a Indicazione Geografica Protetta. Il radicchio rosso di Treviso è una varietà di cicoria, è caratterizzato da un colore rosso scuro intenso, da striature bianche, da una consistenza croccante e da un inconfondibile gusto delicatamente amarognolo. Si presenta in due varianti: precoce o tardivo. La zona di produzione, specificata dal disciplinare IGP, coinvolge comuni appartenenti alle province di Treviso, Padova e Venezia. La zona di produzione del tipo Tardivo è più estesa rispetto a quella del Precoce. Il radicchio rosso di Treviso IGP è un ortaggio invernale assai duttile in cucina: può essere utilizzato per insalate crude ma anche per la preparazione di piatti cotti (primi, secondi, dolci); esistono anche, la birra aromatizzata al Radicchio e tisane salutari. La coltivazione del radicchio rosso di Treviso è frutto di una tradizione che affonda nei secoli. Alcune ricerche iconografiche condotte da Tiziano Tempesta dell’Università di Padova hanno dimostrato come il radicchio fosse coltivato già dalla metà del XVI secolo. Lo si vede rappresentato in alcuni dipinti come “Le Nozze di Cana” di Leandro da Ponte detto Il Bassano (oggi al Museo del Louvre a Parigi). Ma il processo di produzione si sarebbe affinato solo nella seconda metà del XIX secolo. Sarebbe stato il vivaista Francesco Van Den Borre, giunto dal Belgio nel 1870 per realizzare un giardino patrizio, a portare nella sua proprietà di Dosson, nel trevigiano, la tecnica di imbianchimento già in uso per le cicorie belghe. È nell’anno 1900 che il radicchio rosso di Treviso raggiunge la consacrazione con la realizzazione sotto la Loggia dei Grani di Piazza dei Signori a Treviso della prima mostra dedicata ai produttori del radicchio rosso di Treviso e voluta dall’agronomo di origine lombarda, Giuseppe Benzi. Il radicchio è un ottimo rimedio anti-invecchiamento: è ricco di antiossidanti che frenano i processi di invecchiamento cellulare, è antinfiammatorio ed è indicato a chi ha problemi cutanei (foruncoli, piaghe), artrite e reumatismi. Ha un contenuto calorico basso (per il 92-94% è composto di acqua) ed è ricco di vitamina A, B1 e B2. Da studi svolti presso l’Università di Urbino sembra che il radicchio rosso contenga molte più sostanze antiossidanti rispetto ad alimenti più famosi per questa proprietà come mirtilli e uva passa; grazie a questa sua caratteristica il radicchio rosso ha la proprietà di rallentare l’invecchiamento cellulare e di prevenire l’insorgere di alcuni tipi di tumore, soprattutto a livello intestinale.