Ingredients
- 300gr Riso arborioo vialone
- 500gr Cicoria
- 80gr Lardo
- 60gr Pecorinograttugiato
- 4 Pomodorimaturi
- 1 Aglio
- 1 Cipollapiccola
- 1 ciuffettino Prezzemolo
- 2 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Directions
Riso con Cicoria alla Romana
Il Riso con Cicoria alla Romana è un primo piatto gustoso ottimo da servire a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per il Riso con Cicoria alla Romana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare la cicoria tagliata grossolanamente e sgocciolarla nella centrifuga per insalata.
Metterla in una pentola con acqua bollente leggermente salata e cuocere per 15 minuti.
Lavare sotto acqua corrente i pomodori, sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tritarli eliminando torsolo e semi e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
In una pentola mettere l’olio evo, il lardo, la cipolla, l’aglio, il prezzemolo tutti tritati e far imbiondire a fiamma moderata, mescolare.
Aggiungere i pomodori tritati, versare 1 litro di acqua, pepe, sale e far bollire.
Unire la cicoria lessata ed il riso, per il tempo di cottura indicato sulla confezione dal produttore, circa 20 minuti a fiamma moderata.
A cottura ultimata mettere il tutto in una zuppiera e mescolare bene.
Servire in tavola direttamente nella zuppiera preparata con il pecorino grattugiato in formaggera a disposizione dei commensali.
Nota
Il Riso con Cicoria alla Romana è un primo piatto della tradizione culinaria italiana.
La Cicoria Cichorium L. 1753 è un genere di piante angiosperme dicotelidoni della famiglia delle Asteraceae.
Le specie di questo genere sono piante erbacee annue o perenni, con portamenti variabili tra lo scaposo e habitus arbustivi. In queste specie sono presenti dei canali laticiferi.
Le piante di questo genere sono sparse per tutto il mondo: oltre in Italia e in Europa, sono presenti in Africa orientale, Asia e Americhe (probabilmente importate e quindi naturalizzate). L’Habitat (per le specie selvatiche) sono le zone ruderali e gl’incolti, ma anche i margini dei sentieri e strade. Il Substrato può essere sia calcareo che siliceo, il ph del terreno è basico (ma anche neutro) con valori nutrizionali medio-alti in ambiente secco o mediamente umido (questi dati valgono soprattutto per le specie alpine)
Il genere di questa voce, comprendente una 7 specie di cui quattro sono proprie della flora italiana (due coltivate e due selvatiche), appartiene, secondo le classificazioni tradizionali, alla sottofamiglia delle Liguliflore e alla tribù delle Cichorioideae: sono piante per lo più laticifere con fiori ligulati perfettamente circolari e foglie sparse soprattutto basali.
In cucina l’utilizzo più frequente è quello delle foglie nelle insalate (fresche o cotte). Da queste piante si sono derivati diversi cultivar o varietà orticole come il Radicchio rosso di Treviso, la Catalogna o Cicoria asparago, oppure il “Radicchio di Bruxelles”.