0 0
Risotto alla Borragine e Pollo

Condividilo sul tuo social network:

Oppure puoi semplicemente copiare e condividere questo URL

Ingredienti

Regolare le porzioni
500gr Riso Carnaroli
80gr Burro
50gr Parmigiano Reggiano
400gr boraggini
450gr Cosce di pollo
2 Cipolla
1 Carote
1 spicchio Aglio
1 ciuffettino Prezzemolo
4 foglie Salvia
2 fette Pancarrè
1/4 di bicchiere Latte
1,5 bicchieri Vino bianco secco
7 cucchiai Olio Evo
2,5 litri Brodo vegetale
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

26,3g
Proteine
187k
Calorie
8g
Grassi
17g
Carboidrati
1gf
Zuccheri

Risotto alla Borragine e Pollo

Risotto alla Borragine e Pollo

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Risotto alla Borragine e Pollo:
In una padella larga antiaderente mettere a scaldare 3 cucchiai di olio evo.
Aggiungere l’aglio, schiacciarlo con i rebbi di una forchetta, la borragine a pezzi, coprire la padella e cuocere per 7 minuti a fiamma moderata, mescolare di tanto in tanto.
In una padella larga antiaderente mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo.
Aggiungere l’altra cipolla tritata e far rosolare.
Unire il riso e farlo tostare per 2 minuti mescolando.
Versare 1 bicchiere di vino bianco secco e far evaporare mescolando a fiamma vivace.
Versare 1 mestolo di brodo vegetale per volta, all’assorbimento del primo continuare la cottura così 1 mestolo per volta per 15 minuti, a fiamma moderata e mescolare.
Aggiungere la borragine e continuare la cottura, a fiamma moderata, per 2 minuti mescolando bene.
A cottura ultimata togliere la padella dal fuoco, mantecare il risotto con il burro ed il parmigiano.
Versare il risotto in una zuppiera e mettere le polpettine di pollo calde.

  • 80
  • Serves 6
  • Facile

Ingredienti

Direzione

Condividi
Pubblicità
Pubblicità

Risotto alla Borragine e Pollo

Il Risotto alla Borragine e Pollo è un primo piatto gustoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.

Per il Risotto alla Borragine e Pollo disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pubblicità

Disossare le cosce di pollo e togliere la pelle.

In una pentola con 2,5 litri di acqua leggermente salata ed un cucchiaino di dado vegetale, vedi nota, far raggiungere l’ebollizione, mettere le cosce disossate, cuocere per 40 minuti.

Prelevarle dalla pentola con un mestolo forato, tritarle finemente e tenere da parte.

In una ciotola con acqua fredda mettere a bagno la borragine per almeno 10 minuti, cambiare l’acqua almeno per 3 volte, scolarla, spezzettarla grossolanamente e tenere da parte.

In una ciotola con il latte mettere a bagno le fette di pancarrè private della crosta e spezzettate, strizzarle e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di salvia e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare le cipolle e tenere da parte.

Pelare la carota, lavarla, tritarla e tenere da parte.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

In una ciotola mettere le cosce di pollo tritate, il pancarrè strizzato, il prezzemolo tritato, pepe, sale ed amalgamare bene il tutto.

Dividere il composto in 30 piccole pezzi ed aiutandosi con i palmi delle mani formare le polpettine.

In una padella larga antiaderente mettere a freddo, 1 cipolla tritata, la carota tritata, la salvia, 20gr di burro, le polpettine in un unico strato e cuocere per 4 minuti a padella coperta, a fiamma bassa, mescolare di tanto in tanto.

Alzare il fuoco, versare ½ bicchiere di vino bianco secco, far evaporare un po’, coprire la padella, e cuocere per 6 minuti a padella coperta, a fiamma bassa, mescolare di tanto in tanto.

In una padella larga antiaderente mettere a scaldare 3 cucchiai di olio evo.

Aggiungere l’aglio, schiacciarlo con i rebbi di una forchetta, la borragine a pezzi, coprire la padella e cuocere per 7 minuti a fiamma moderata, mescolare di tanto in tanto.

In una padella larga antiaderente mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo.

Aggiungere l’altra cipolla tritata e far rosolare.

Unire il riso e farlo tostare per 2 minuti mescolando.

Versare 1 bicchiere di vino bianco secco e far evaporare mescolando a fiamma vivace.

Versare 1 mestolo di brodo vegetale per volta, all’assorbimento del primo continuare la cottura così 1 mestolo per volta per 15 minuti, a fiamma moderata e mescolare.

Aggiungere la borragine e continuare la cottura, a fiamma moderata, per 2 minuti mescolando bene.

A cottura ultimata togliere la padella dal fuoco, mantecare il risotto con il burro ed il parmigiano.

Versare il risotto in una zuppiera e mettere le polpettine di pollo calde.

Servire in tavola direttamente nella zuppiera.

Nota

DADO VEGETALE

Ingredienti: 250gr sale grosso – 300gr carote – 200gr sedano – 2 cipolle grandi (o 1 cipolla+ ½ porro) – 2 spicchi d’aglio – 10 foglie di salvia – 1 rametto rosmarino – 1 mazzetto prezzemolo – 4 vasetti Bormioli da 250gr –

Ricoprire col sale grosso il fondo di una pentola in acciaio a fondo spesso e disporre sopra le verdure mondate, lavate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per 1 ora.

Cotte le verdure, frullarle, con minipimer ad immersione, con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.

A questo punto si possono intraprendere 2 vie:

una prevede la trasformazione del composto in “dado granulare” l’altra detta ”fase umida” prevede  che dopo aver frullato tutto si invasi, si chiudano ermeticamente i vasetti e si capovolgano per  fare il sottovuoto.

I vasetti si possono mettere in frigorifero o in luogo fresco ed asciutto, durano più di un anno.

Le dosi di riferimento sono: 1 cucchiaino equivale ad 1 dado industriale.

Con il dado preparato può essere utilizzato per tutte le preparazioni in cui è richiesto l’uso di dado o brodo vegetale.

La borragine (Borago officinalis) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Boraginaceae.

Il nome deriva dal latino borra (tessuto di lana ruvida), per la peluria che ricopre le foglie. Altri lo fanno derivare dall’arabo abu araq (= padre del sudore), attraverso il latino medievale borrago, forse per le proprietà sudorifere della pianta.

È una pianta erbacea annuale, che può raggiungere l’altezza di 60 cm.

Ha foglie ovali ellittiche, picciolate, che presentano una ruvida peluria, verdi-scure, raccolte a rosetta basale, lunghe 10–15 cm e poi di minori dimensioni sullo stelo.

I fiori, di breve durata, presentano cinque petali, disposti a stella, di colore blu-viola, talvolta di colore bianco e meno comunemente di colore rosa; al centro sono visibili le antere derivanti dall’unione dei 5 stami. Sono raccolti in infiorescenze sommitali, penduli in piena fioritura; hanno lunghi pedicelli.

I frutti sono degli acheni che contengono al loro interno diversi semi di piccole dimensioni; i semi sono dotati di elaiosomi, particolari appendici contenenti sostanze nutritive appetibili alle formiche, che ne facilitano la disseminazione.

La specie è originaria del bacino del Mar Mediterraneo, ed è tata introdotta per la coltivazione in numerosi paesi euroasiatici e americani.

Le foglie giovani sono variamente impiegate in cucina.

Tradizionalmente le foglie si usano cotte in molti piatti regionali: minestroni, torte e frittate, o come ripieni per ravioli e pansoti in Liguria.

Tipico, a Roma e dintorni, era il consumo in frittelle dei fiori e delle foglie (passate in pastella e poi fritte), la borragine con aglio e patate bollite, specialità della cucina aragonese.

La cottura elimina la peluria che copre le foglie.

In moderata quantità le foglie giovani e sporadicamente anche i fiori si utilizzano crudi in insalata. I fiori azzurri sono usati per colorare e guarnire i piatti e per colorare l’aceto; congelati in cubetti possono costituire decorazione per le bevande estive. Tuttavia l’uso alimentare della borragine, specialmente per periodi prolungati, è sconsigliato per la presenza, in alcune fasi vitali della pianta, di composti pirrolizidinici, a presunta attività epatotossica.

La medicina popolare utilizza le foglie e le sommità fiorite.
Fin dall’antichità la pianta ha fama di svegliare gli spiriti vitali (Plinio: «Un decotto di borragine allontana la tristezza e dà gioia di vivere»).
È usata per abbassare la febbre e calmare la tosse secca.

È nota anche come diuretico ed emolliente (per la presenza di mucillagini).
L’olio, dalle spiccate proprietà antinfiammatorie e ad alto contenuto di acido linolenico, si ottiene dai semi soprattutto mediante la spremitura a freddo.

È impiegato nel trattamento degli eczemi e di altre affezioni cutanee.

È emerso l’interesse commerciale, a livello internazionale, per l’olio estratto dai semi, ricco di acido gamma linolenico (GLA; 18:3 ω6), che ha parecchi utilizzi: nutrizionali, dietetici, medicinali e cosmetici. La pianta è di facile coltivazione industriale, il che ne accresce il valore, poiché l’unica altra sorgente vegetale per tale olio sono i semi di oenothera biennis, di coltivazione più complessa e con rese inferiori.

I fiori, dall’alto quantitativo di nettare, sono molto ricercati dalle api, perciò è considerata una pianta mellifera; si può ottenere un ottimo miele anche monoflorale, ma la borragine è poco diffusa e la produzione è limitata.

(Visited 4 times, 1 visits today)
Pubblicità
Pubblicità
Chef Ricettiamo
Brioches al Parmigiano
precedente
Brioches al Parmigiano
Agnello al Forno con Piselli
Prossimo
Agnello al Forno con Piselli
Brioches al Parmigiano
precedente
Brioches al Parmigiano
Agnello al Forno con Piselli
Prossimo
Agnello al Forno con Piselli
Translate »