Ingredients
- 50gr GamberettiSeccati e salati
- 2 spicchi Aglio
- 1 limonesolo succo
- 1 cucchiaio Salsa soia
- 1 cucchiaio Zucchero
- 1 bicchierinoSakè
Directions
Salsa Nam Pla
La Salsa Nam Pla è una salsa Thailandese che si può gustare indifferentemente con carni, con pesce e con il riso.
Per la Salsa Nam Pla
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Asciugare con carta assorbente da cucina,
i gamberetti seccati e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
Spremere il limone nello spremi agrumi
e tenere il succo da parte.
In un mortaio pestare ed amalgamare bene gli ingredienti,
oppure usare un normale tritatutto elettrico,
unire alla fine il succo di limone per regolare la consistenza
ed anche il sapore della salsa.
Mettere in salsiera e servire in tavola per l’uso.
Nota
I gamberetti secchi, di taglia media o piccola essiccati, possono essere paragonati ai dadi di glutammato al sapore di pesce.
Sia nei Paesi Asiatici che nel continente Africano i gamberetti secchi o affumicati vengono aggiunti interi o in polvere in sughi, intingoli e zuppe per dare alle pietanze il sapore del mare.
Oggi, questo genere di ingredienti, è sostituito con preparati aromatici industriali.
I tailandesi consumano una varietà di gamberetti essiccati in pasta, simile ai nostri dadi, di odore molto intenso, pronta per l’uso chiamata blachan o kapi, i filippini la chiamano bagoong alamang.
Il limone (Citrus limon) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto.
Secondo alcuni studi genetici, il limone è un antico ibrido, probabilmente tra il pomelo ed il cedro, ma da secoli è una specie autonoma, la quale si riproduce per innesto e talea. Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti. La fioritura primaverile produce i frutti migliori, la cui raccolta dura poi tutto l’inverno, da Novembre ad Aprile o Maggio. La seconda fioritura, a volte forzata nelle piantagioni commerciali, avviene in Agosto e Settembre, i frutti si possono raccogliere da maggio in poi, subito dopo quelli invernali. In condizioni favorevoli, un albero adulto può dare da 600 a 800 frutti all’anno. In media, la buccia del limone può raggiungere il 40% del peso complessivo, un altro 3% è rappresentato dai semi. Pur trattandosi di una media il dato fa capire che il frutto non viene coltivato solo per il succo. Dalla buccia, molto apprezzata per la produzione di canditi si estraggono anche essenze e pectina. Dai semi si estrae l’olio e gli avanzi si impiegano nell’alimentazione animale.
Con la buccia del limone si produce un liquore, il Limoncello, nato in Campania e diffuso in tutto il mondo. La parte del frutto più comunemente utilizzata è il succo che rappresenta fino al 50% del suo peso, contiene 50-80 grammi/litro di acido citrico, che conferisce il tipico sapore aspro e diversi altri acidi organici tra cui l’acido malico, l’acido ascorbico o Vitamina C 0,5 g/l). Il succo pastorizzato si mantiene senza conservanti per almeno un anno e viene usato come ingrediente di vari alimenti e bevande. Il succo concentrato viene invece sottoposto ad ulteriore lavorazione e consumato nell’industria conserviera. Dal succo del limone si produce la limonata, una bevanda a base di succo di limone, acqua e zucchero.
L’elevata concentrazione di vitamina C contenuta nel limone rende questo frutto di notevole importanza per la tutela della salute. Inoltre, l’alto contenuto di vitamina C nel limone è utile per combattere i sintomi dell’influenza.