Ingredients
- 380gr Farina 00
- 5 Uova
- 50gr Burro
- 50gr Zucchero
- 1 limone
- 1/2 bustina Lievitoper dolci
- 1/2 litro Olio d'arachidi
- 1/2 litro Acqua
- qb Sale
- 2 bustine Vanillina
Directions
Tortelli di Carnevale Lombardi
I Tortelli di Carnevale Lombardi sono dolci della tradizione culinaria regionale lombarda e si gustano in tutto il periodo del carnevale Ambrosiano.
Per i Tortelli di Carnevale Lombardi
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il limone, grattugiare la scorza
e tenere da parte.
In una pentola mettere a bollire acqua,
burro, zucchero e sale, per 3 minuti.
Togliere la pentola dal fuoco
e versare in un sol colpo tutta la farina.
Frustare all’inizio,
poi mescolare con 1 cucchiaio di legno
fino ad ottenere un impasto liscio.
Aggiungere la vanillina,
la scorza di limone grattugiata ed 1 uovo per volta
mescolando bene ad ogni uovo
ed infine aggiungere il lievito,
mescolare sempre.
Con l’impasto ottenuto
formare delle palline.
In una padella antiaderente
mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Ad olio ben caldo,
versare un po’ per volta le palline di impasto,
rigirarle in modo che si gonfino da ambo le parti.
A doratura dei tortelli,
con un mestolo forato toglierli dall’olio
e posarli su carta assorbente da cucina
per rilasciare l’olio in eccesso.
Passare i tortelli nello zucchero.
Servire in tavola su piatto di portata
o su alzatina per dolci.
Nota
A piacere, i Tortelli di Carnevale Lombardi si possono riempire con crema pasticcera o mettere direttamente nell’impasto l ‘uvetta passita.
Il limone (Citrus limon) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto.
Secondo alcuni studi genetici, il limone è un antico ibrido, probabilmente tra il pomelo ed il cedro, ma da secoli è una specie autonoma, la quale si riproduce per innesto e talea. Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti. La fioritura primaverile produce i frutti migliori, la cui raccolta dura poi tutto l’inverno, da Novembre ad Aprile o Maggio. La seconda fioritura, a volte forzata nelle piantagioni commerciali, avviene in Agosto e Settembre, i frutti si possono raccogliere da maggio in poi, subito dopo quelli invernali. In condizioni favorevoli, un albero adulto può dare da 600 a 800 frutti all’anno. In media, la buccia del limone può raggiungere il 40% del peso complessivo, un altro 3% è rappresentato dai semi. Pur trattandosi di una media il dato fa capire che il frutto non viene coltivato solo per il succo. Dalla buccia, molto apprezzata per la produzione di canditi si estraggono anche essenze e pectina. Dai semi si estrae l’olio e gli avanzi si impiegano nell’alimentazione animale.
Con la buccia del limone si produce un liquore, il Limoncello, nato in Campania e diffuso in tutto il mondo. La parte del frutto più comunemente utilizzata è il succo che rappresenta fino al 50% del suo peso, contiene 50-80 grammi/litro di acido citrico, che conferisce il tipico sapore aspro e diversi altri acidi organici tra cui l’acido malico, l’acido ascorbico o Vitamina C 0,5 g/l). Il succo pastorizzato si mantiene senza conservanti per almeno un anno e viene usato come ingrediente di vari alimenti e bevande. Il succo concentrato viene invece sottoposto ad ulteriore lavorazione e consumato nell’industria conserviera. Dal succo del limone si produce la limonata, una bevanda a base di succo di limone, acqua e zucchero.
L’elevata concentrazione di vitamina C contenuta nel limone rende questo frutto di notevole importanza per la tutela della salute. Inoltre, l’alto contenuto di vitamina C nel limone è utile per combattere i sintomi dell’influenza.