Ingredienti
- 8 Uova
- 100gr Fontina
- 120gr Zuccasolo polpa
- 1 finocchiopiccolo
- 50gr Panna
- 30gr Burro
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Uova Strapazzate con Fontina
Le Uova Strapazzate con Fontina sono secondo piatto semplice gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.
Per le Uova Strapazzate con Fontina disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pelare la zucca, togliere il torsolo, i semi, tagliarla a dadini e tenere da parte.
Togliere al finocchio la parte verde superiore, togliere anche le prime foglie, lavarli sotto acqua corrente, tagliare a dadini e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a dadini la fontina e tenere da parte.
In una ciotola rompere le uova, mettere la panna, pepe, sale e sbatterle con i rebbi di una forchetta.
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare il burro.
Aggiungere la zucca a dadini, il finocchio a dadini e cuocere per 10 minuti a fiamma moderata.
Abbassare la fiamma al minimo, versare le uova sbattute e mescolare velocemente fino al momento in cui si addensano.
Aggiungere la fontina a dadini e mescolare fino a che il formaggio inizierà a fondersi.
Togliere le uova strapazzate dal fuoco.
Distribuire le uova strapazzate in 4 piatti piani.
Servire in tavola direttamente nei piatti preparati.
Nota
Le Uova Strapazzate con Fontina si possono accompagnare, come contorno, con verdura fresca o cotta a piacere.
La Fontina DOP (in francese Fontine) è un formaggio (DOP) Valdostano, prodotto ad ogni mungitura e stagionato almeno 3 mesi. Fontina DOP. Il Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina vigila sulla produzione della Fontina e provvede alla marchiatura delle forme conformi. La Cooperativa Produttori Latte e Fontina è il maggior produttore di Fontina Dop, che raccoglie, stagiona e commercializza. Nel 1996 ha ottenuto dall’ Unione Europea la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.).
Nel 2016 la Fontina è stata inserita nei 26 formaggi migliori al mondo dal Wall Street Journal.
Il nome Fontina pare origini da un alpeggio di produzione chiamato Fontin; altre versioni lo collegano al villaggio di Fontinaz. Ma il nome potrebbe derivare dal termine francese antico “fontis” o “fondis” a indicare la particolare capacità della pasta di questo formaggio di fondersi col calore.
La sua origine viene fatta risalire al 1270, sebbene la prima testimonianza iconografica risalga al XV secolo, in un affresco del Castello di Issogne. La prima citazione della Fontina risale al 1477 nella Summa Lacticinorum del medico vercellese Pantaleone di Confienza, mentre la prima classificazione è del 1887 con “Le Fontine di Val d’Aosta” nell’annuario della Stazione Sperimentale del caseificio di Lodi.
Viene prodotta esclusivamente con latte intero crudo di bovine di razza valdostana (razze pezzate Valdostane rosse e Valdostana pezzata nera), alimentate prevalentemente con foraggio verde nel periodo estivo e con fieno locale nel resto dell’anno. L’aspetto al taglio, può variare leggermente nel colore e nella leggera occhiatura, in base al produttore nonché alla stagione in cui è stato fabbricato; anche la salatura, poco accentuata, varia leggermente a seconda del produttore. Le forme che non superano il controllo di idoneità al marchio Fontina, sono immesse al commercio come formaggio valdostano.
A stagionatura ultimata, dopo una serie di severi controlli, il Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina procede alla marchiatura: le forme contrassegnate con il marchio sono garantite per autenticità e qualità.
L’unica zona di produzione di questo formaggio è la Valle d’Aosta.
È consigliato un vino rosso leggero e delicato per fare risaltare il gusto del formaggio.
Tradizionalmente sono gli “arpian” (i pastori degli alpeggi) a preparare la fontina nelle baite. Ciò che resta del siero del latte usato per fare la fontina veniva e viene tuttora riscaldato sul fuoco per far affiorare sulla superficie la brossa, ossia la schiuma bianca prelevata man mano che si forma con un mestolo piatto e largo per condire, fredda o calda, la polenta.